Parte la caccia a chi ruba acqua dal Po - La Voce di Rovigo

2022-07-02 07:18:25 By : Mr. Jason Liu

Le recenti piogge hanno dato sollievo momentaneo: “Situazione grave, cuneo salino a 30 chilometri”

Ora il rischio è quello di una guerra dell’acqua. La siccità sta assetando campagne, prosciugando fiumi e mettendo in difficoltà pesca ed altri settori economici. Ed anche per questo la risorsa idrica diventa bene ancora più prezioso, e oggetto di furberie e interessi di parte. Con prelievi dal Po che vanno oltre quello che l’Autorità di bacino aveva chiesto. Un nuovo appello affinché i prelievi non siano superiori al 20%. Ed è proprio il segretario dell’Autorità distrettuale del Po a tuonare contro chi fa prevalere interessi di parte e non rispetta le disposizioni per risparmiare la portata del Po. Insomma, volgarizzando: c’è chi “ruba” l’acqua.

Le piogge cadute sull’intero distretto del Po hanno attenuato un po’ la secca del fiume. In taluni casi, soprattutto sui rilievi montani e pedecollinari di Piemonte e Liguria ed in tono minore su Emilia, Lombardio, le piogge hanno toccato anche i 58/60 millimetri incrementando un po’ i livelli del grande fiume che in poche ore sono passati, in prossimità di Pontelagoscuro, da 161 a 200 metri cubi/secondo. Sempre poco, ma meglio di niente. L’incremento di portata però non risolve il problema del pesantissimo deficit esistente e, di fatto, lo sposta, in avanti di una decina di giorni, scongiurando però, per ora, la massima conseguenza della siccità stagionale, ovvero un preventivo e dannoso stop al prelievo.

Prelievi che comunque, nonostante la raccomandazione ai territori - decisa nel corso dell’ultima seduta dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici insieme alle Regioni e ai portatori di interesse dei diversi settori - non sono stati effettuati nella misura del 20% sull’acqua disponibile, come stabilito (ma addirittura aumentati del 10%) e che, alla luce della pioggia, avrebbero contribuito in maniera determinante al raggiungimento di un livello tale (circa 300 mc/s) in grado di sollevare le necessità della gran parte delle aree considerate fino a luglio riducendo così concretamente l’ingresso delle acque salmastre (oggi arrivate ad oltre 30 chilometri dalla costa adriatica nel ferrarese e soprattutto nel Delta) ed evitando potenziali danni irreversibili ad agricoltura locale, habitat e biodiversità. Per queste ragioni oggi servirebbe un prelievo sull’acqua precedentemente disponibile pari al 20% per poter equilibrare tutti gli utilizzi, proseguire l’attività irrigua e salvaguardare le zone più in sofferenza.

“Alla luce dei dati emersi oggi - ha commentato il segretario generale di ADBPo-Mite, Meuccio Berselli - a cosa serve prendere decisioni, organizzare e coordinare incontri utili con tutti i portatori di interesse, fare ricerche approfondite che costano lavoro ed impegno agli staff tecnici se nessuno prende i provvedimenti amministrativi più adeguati e mette in pratica le decisioni prese aumentando, nei numeri, il prelievo ognuno badando così esclusivamente al proprio interesse ed orticello?”.

In ogni caso, nonostante il temporaneo ristoro destinato ad esaurirsi in pochi giorni, le cinque stazioni di monitoraggio delle quote idrometriche del fiume restano ancorate al livello di siccità grave.

I dati sottolineano “la situazione del Delta, perennemente sotto la minaccia dell’intrusione delle acque salmastre, nel caso avesse beneficiato della portata aggiuntiva richiesta del 20% di risorsa idrica ad oggi non pervenuta. Attualmente il contributo esclusivo di risorsa idrica ai livelli attuali del Po è garantito dall’approvvigionamento dei corsi d’acqua Adda, Ticino, Dora e Mincio alimentati dai grandi laghi tra i quali il Maggiore, che si è riportato in quota; oltre al Garda, che già beneficiava di un buon quantitativo invasato”.

A proposito di siccità e acqua salata per la risalita del cuneo salino, il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, a proposito dell’acqua resa potabile dal desalatore spiega che “l’acqua è sicuramente potabile anche se ha un grado di salinità leggermente superiore alla media. Ma con l’arrivo di una nuova pompa ridurremo anche questo valore. Ma assicuro che l’acqua è potabile”.

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