Più acqua dalla diga Migliarite in Sila. Aumentata la portata a "beneficio del territorio" - QuiCosenza.it

2022-07-30 06:55:35 By : Mr. Anand Zang

La società A2A fa sapere che già dal 13 luglio sta provvedendo a effettuare maggiori rilasci di acqua per far fronte alle esigenze del territorio

CATANZARO – A2A, al fine di andare incontro alle esigenze del territorio, già dallo scorso 5 febbraio (in anticipo rispetto ai termini previsti dalla convenzione) sta provvedendo a effettuare rilasci di acqua a favore delle infrastrutture del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese e in funzione delle necessità evidenziate dall’Amministrazione Regionale, sulla base delle richieste consortili. Gli incrementi avvengono mediante scarichi programmati dalla diga di Migliarite, a valle degli invasi Arvo e Ampollino, con portate variabili in funzione dei fabbisogni d’acqua segnalati.

Dal 13 luglio (con interruzioni limitate al tempo necessario al Consorzio per la riparazione delle perdite riscontrate nelle condutture), A2A ha ulteriormente aumentato la portata dei rilasci da 3 a 3,25 metri cubi al secondo, pari a circa 281.000 metri cubi al giorno, una quantità mai raggiunta in passato. È importante sottolineare che nell’attuale scenario caratterizzato da tensioni internazionali e crisi climatica, è sempre più difficile soddisfare le richieste di produzione di energia. Il prolungato periodo di siccità ha impattato e sta impattando sulle produzioni nei settori dell’idroelettrico e del termoelettrico; queste ultime centrali, alimentate a gas, scontano sia la penuria di approvvigionamento del combustibile sia, in taluni casi, l’impossibilità di raffreddamento appunto per mancanza di acqua. Pertanto, è importante gestire in modo prudente lo svuotamento degli invasi perché l’acqua è fondamentale anche per mantenere l’equilibrio della rete elettrica grazie alla produzione idroelettrica.

A2A è infatti chiamata non solo a tenere in debita considerazione le istanze locali, ma anche quelle di equilibrio del sistema energetico nazionale. A tale scopo è indispensabile una attenta pianificazione dell’utilizzo della risorsa idrica per soddisfare le esigenze dell’intera stagione irrigua e le differenti, e spesso contrastanti, richieste provenienti dal territorio, come ad esempio quella del mantenimento di un adeguato livello dei bacini per le attività turistiche. È inoltre prioritario affrontare il tema della riduzione delle perdite delle reti di adduzione e distribuzione dell’acqua, perdite che nella Regione superano il 50% della risorsa immessa. A tal proposito, A2A ha esperienza anche nella gestione del ciclo idrico integrato ed è pronta a metterla a disposizione delle comunità calabresi e delle amministrazioni che le rappresentano.

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Dalle dalle 16.00 alle 22.00 di ieri e per tutto il fine settimana, previsti spostamenti in direzione Sud verso le località di villeggiatura

COSENZA – Ultimo fine settimana di luglio caratterizzato dal bollino rosso sulle strade italiane per il primo vero esodo estivo che riguarderà milioni di italiani in viaggio verso le località turistiche. La prossima settimana, invece, è quella in cui sarà previsto bollino nero. Dalle dalle 16.00 alle 22.00 di ieri e per tutto il fine settimana, sono previsti spostamenti in direzione Sud, sulle principali direttrici verso le località di villeggiatura e in uscita dai centri urbani e per i numerosi spostamenti locali

Le tratte maggiormente interessate dal traffico sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e ai valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani e per i numerosi spostamenti locali. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.

Il traffico riguarderà in particolare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria, Le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria;. Con l’obiettivo di facilitare gli spostamenti e ridurre i disagi per gli utenti e in previsione dell’aumento dei flussi veicolari, Anas ha provveduto a rimuovere, a partire dall’8 luglio e fino al 4 settembre oltre 500 cantieri, più della metà di quelli precedentemente attivi (oltre mille), con l’obiettivo di offrire un viaggio più confortevole e sicuro, non solo per spostamenti di breve e medio raggio, ma anche di lungo raggio. La riduzione dei cantieri stradali Anas si inserisce nell’ambito del Piano concordato e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).

Sotto la supervisione h24 della Sala Situazioni Nazionale operano 21 Sale Operative territoriali (h24 e h12) tra cui quella dell’A2 “Autostrada del Mediterraneo”, che opera in affiancamento alla Polizia Stradale. Sulla rete stradale e autostradale, in regime di turnazione, sono presenti circa 2.500 addetti per la sorveglianza, il pronto intervento, l’assistenza agli utenti, il coordinamento delle attività tecniche e di gestione. Il personale ha a disposizione oltre 2.000 automezzi, di questi 1.100 dotati di telecamere, 1.234 pannelli a messaggio variabile e 6230 telecamere fisse.

La proposta, firmata dai capigruppo di entrambi gli schieramenti, è stata approvata, per come emendata, all’unanimità.

REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale della Calabria ha istituito la figura del Garante regionale per le persone con disabilità. La proposta, firmata dai capigruppo di entrambi gli schieramenti, è stata approvata, per come emendata, all’unanimità.

Illustrando i contenuti della legge, il consigliere Ferdinando Laghi (Lista De Magistris) ha definito urgente l’istituzione, al pari di altre regioni italiane, della figura del Garante dei diritti delle persone con disabilità. Nella sua relazione Laghi ha informato che rispetto al panorama nazionale la proposta inserisce anche la previsione della Rete regionale per la tutela della disabilità, “che rappresenta – ha detto – una importante forma di collaborazione tra le parti istituzionali interessate alla tutela del disabile. Una legge che è stata sostenuta da tutte le forze politiche presenti in Consiglio attraverso la sottoscrizione da parte di tutti i capigruppo. Questa proposta rappresenta un elemento di sviluppo civile e, nel contempo, una tappa importante, seppur non certo un punto di arrivo, nel faticoso percorso che deve portare al concreto e quotidiano riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità. Un importante segnale di unità quando sul tappeto ci siano diritti inalienabili e obiettivi condivisibili“. Per la maggioranza, Luciana De Francesco (FdI) ha spiegato che la legge “rende obbligatori e cogenti quegli strumenti assolutamente indispensabili per il raggiungimento della piena integrazione delle persone disabili”.

Il Consiglio, a maggioranza e con l’autorizzazione al coordinamento formale, ha poi approvato la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Salvatore Cirillo (Coraggio Italia) e Pietro Raso (Lega) recante “Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico“. Numerosi, sul punto, sono stati i limiti di natura formale evidenziati da Amalia Bruni (Misto), mentre Ferdinando Laghi (Lista De Magistris) ha segnalato la carenza di personale a livello regionale per il controllo delle varie istanze. Per la maggioranza, Pasqualina Straface (Forza Italia) rispondendo ai due consiglieri di minoranza ha difeso la logica del trasferimento del rispetto del vincolo idrogeologico ai Comuni, “perché credo – ha spiegato – sia di particolare importanza il fatto che gli amministratori, i Sindaci, gli uffici, attraverso i vari strumenti urbanistici di pianificazione territoriale, fanno riferimento al PAI, il Piano di assetto idrogeologico, strumento nel quale sono fissati i limiti a cui si devono attenere i vari uffici urbanistici prima di rilasciare i relativi pareri”. E di provvedimento “che sicuramente apprezzeranno i cittadini, e soprattutto i tecnici” ha parlato Francesco De Nisi (Coraggio Italia), mentre Pietro Raso ha sottolineato la presenza di strumenti aggiornati in capo ai Comuni per la valutazione di ogni fattispecie.

Per tutta la durata del Daspo non solo gli sarà vietato l’acceso al locale in cui ha avuto inizio la rissa, ma neanche ad alcune zone del centro cittadino

CROTONE – Il Questore della Provincia di Crotone ha emesso 4 provvedimenti di D.A.C.Ur (Divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico intrattenimento) nei confronti di altrettanti giovani, tutti residenti ad Isola Capo Rizzuto. I quattro sono ritenuti responsabili di aver preso parte ad una rissa nella frazione di “Le Castella”, nota località turistica crotonese che, in questa stagione, rappresenta uno dei centri più frequentati dalla movida giovanile.

La notte del 10 luglio scorso, all’interno di un noto locale sito nel citato centro, due dei destinatari del provvedimento, per futili motivi venivano alle mani. Solo l’intervento di un militare dell’Arma, libero dal servizio, scongiurava, temporaneamente, più gravi conseguenze. Tuttavia, chiamati a raccolta altri giovani, le due opposte fazioni si sono affrontare nel piazzale posto all’esterno del locale, dando vita ad una violenta rissa, interrotta dall’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri.

Le conseguenti investigazioni, condotte dai militari della Tenenza dei Carabinieri di Isola Capo Rizzuto hanno consentito di identificare quattro dei partecipanti. Gli accertamenti esperiti dalla Divisione Anticrimine della Questura, anche mediante l’analisi degli elementi informativi, acquisiti in corso di indagine, hanno consentito, al Questore, di emettere le misure di prevenzione. Per tutta la durata del divieto i destinatari non potranno non solo accedere al locale in cui ha avuto inizio la rissa ma neanche ad alcune zone del centro cittadino specificamente indicate nel provvedimento. Per quanto concerne la provincia di Crotone si tratta della prima applicazione della misura di prevenzione atipica del D.A.C.Ur., meglio conosciuto anche come D.A.S.P.O. “Willy” perché introdotto nel 2020 a seguito della morte, a Colleferro, di un giovane ventiduenne proprio a causa di una rissa.

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