Scudo anti spread, gli analisti vedono "grigio": come funziona la misura Bce - Affaritaliani.it

2022-07-23 06:45:02 By : Mr. Kelvin Shum

La Bce mette fine al decennio dei tassi negativi, accontentando i falchi con un rialzo di mezzo punto percentuale, il doppio di quanto atteso, in cambio del voto unanime sul nuovo scudo anti-spread: ma il nuovo strumento convince a metà, lasciando lo spread, in una giornata comunque segnata dai day after delle dimissioni di Draghi, a 231 punti base in chiusura. Mentre oggi Il differenziale tra i Btp e i Bund a 10 anni si situa a 236,9 punti base: un decimale di punto rispetto alla chiusura di ieri. Vediamo allora insieme nel dettaglio che cos'è e come funziona lo scudo anti spread lanciato da Lagarde. E perchè ha “scaldato” i mercati (meno del previsto).

Innanzitutto, partiamo dall'acronimo: Tpi stra per Transmission Protection Instrument, uno strumento di protezione della trasmissione che come ha annunciato la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde avrà potenza di fuoco illimitata: comprerà titoli pubblici (all'occorrenza anche privati) da uno a dieci anni.

Ma non sarà un bancomat e non fisserà un massimale per lo spread. Ne' riporterà indietro le lancette dell'orologio agli anni in cui la Bce era quasi compratore unico di debito. Lo strumento assicurerà quindi che "l'orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i paesi dell'area dell'euro”, al fine di sostenere “l'efficace trasmissione della politica monetaria".

Si tratta di "un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo attivabile per ingiustificate, colpire disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l'area dell'euro".

La portata degli acquisti del Tpi, spiega la Bce, "dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria”, in ogni caso, conclude l'Eurotower, "la flessibilità nel reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del Programma di acquisto per l'emergenza pandemica,  (programma di acquisto di emergenza pandemica , Pepp) rimane la prima linea di difesa al fine di risolvere i rischi per il meccanismo di trasmissione connessi alla pandemia". 

Poche ore dopo l'annuncio, i principali listini europei hanno però chiuso le sedute in un clima altamente volatile, con Milano capolinea che, seppur recuperando, ha lasciato sul terreno uno 0,7%. E anche oggi, nel post Bce, le Borse sono deboli e lo spread non si smuove dai 230 punti base. Tra inflazione elevata,  crescita in rallentamento e alto ischio geopolitico, secondo gli analisti, il Tpi non darà infatti “effetti immediati”, rivelandosi "non abbastanza efficace”.

In particolare a non convincere sono due elementi: la "vaghezza" e la "discrezionalità" sulla sua attuazione. Per Andrew Mulliner, head of global Aggregate Strategies di Janus Henderson, ripreso dall'Agi, "in questa fase iniziale i dettagli sono stati piuttosto scarsi e i punti chiave stanno nella sua dimensione illimitata e nel fatto che la sua attuazione sarà completamente a discrezione del Consiglio direttivo”. 

“Durante la conferenza stampa e nel comunicato stampa successivo, è stato rivelato che la condizionalità sarebbe stata un fattore, con diversi ostacoli da superare prima della decisione di attivare il Tpi; a prima vista, queste condizioni sembrano onerose; tuttavia, l'analisi dei dettagli suggerisce che l'ostacolo per l'inclusione è basso".

In particolare, spiega Mulliner, "la vaghezza dell'attivazione significa che i mercati non possono testare esplicitamente lo strumento, il che limita chiaramente qualsiasi impatto immediato, ma non è questo il punto: non si tratta di uno strumento attivo, ma di un backstop".

Per l'analista, "un elemento sorprendente dell'annuncio è stato che la Bce cercherà di compensare gli acquisti con una sorta di sterilizzazione per garantire che gli acquisti non interferiscano con l'impostazione della politica monetaria". Questa sterilizzazione, sottolinea Mulliner, "non riguarda solo il livello di liquidità nel sistema, ma anche la dimensione aggregata del portafoglio di titoli di debito di politica monetaria, indicando che la Bce potrebbe cercare di ridurre la sua allocazione alle obbligazioni core come parte di questo programma". "Sebbene i mercati siano stati inizialmente sorpresi dall'entità della mossa, l'allontanamento dalla forward guidance per la riunione di settembre ha contribuito a smorzare la reazione del mercato”, conclude Mulliner. 

Andrea Bragli, ceo della Società di Consulenza Finanziaria Indipendente (Sfc) Aequilibrium, sottolinea invece che “evitare la frammentazione del debito europeo è praticamente impossibile. Il rialzo di mezzo punto dei tassi d'interesse non riuscirà a colmare un'inflazione che è ormai fuori controllo”. “Ci troviamo in una situazione di crisi finanziaria così avanzata dove anche gli interventi in extremis da parte della Bce non riusciranno ad essere produttivi anche se decisi volta per volta in base ai dati macro e ai target di inflazione”, rimarca Bragli.

Infine, secondo Giorgio Broggi, quantitative analyst di Moneyfarm, "i primi segnali sembrano suggerire che i mercati stiano reagendo con nervosismo alla narrativa dettata da Francoforte, con vari effetti contrastanti almeno in questa prima fase, anche se gli spread dei Paesi periferici rimangono volatili a fronte dei dubbi sul nuovo tool, esplicitamente finalizzato ad assicurare che la politica monetaria europea sia trasmessa senza attriti in tutta l'area monetaria, senza limiti di portata, anche se soggetto a criteri di eligibilità stringenti, soprattutto sul lato della finanza pubblica”.

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