Questa settimana, in Svizzera, è entrata in funzione una batteria ad acqua che fornisce l’equivalente energetico di 400.000 batterie per auto elettriche. L’impianto di pompaggio è stato costruito in una grotta sotterranea del Canton Vallese.
La batteria “ad acqua” avrà un ruolo importante nel mantenimento dell’approvvigionamento energetico in Svizzera e in Europa, poiché può immagazzinare e generare enormi quantità di energia idroelettrica.
Una batteria ad acqua (altrimenti detta “centrale elettrica ad accumulo di pompaggio”) è una tipologia di accumulo di energia idroelettrica. La batteria è composta da due grandi pozze d’acqua poste a diverse altezze: può immagazzinare l’elettricità in eccesso pompando l’acqua dalla piscina inferiore a quella superiore, “caricando” efficacemente la batteria.
Quando è necessaria l’elettricità, la direzione dell’acqua è invertita. Il flusso d’acqua fa ruotare una turbina che genera energia idroelettrica.
Le batterie idroelettriche sono una forma di accumulo di energia che può essere utilizzata per immagazzinare l’energia prodotta da fonti intermittenti come l’energia eolica, solare e nucleare. Possono contribuire a ridurre o a eliminare l’instabilità di questa tipologia di energia.
La centrale svizzera, progettata da Nant de Drance Power, è entrata in funzione il 1° Luglio. L’impianto, leggo dalla fonte di questo post (Euronews) ha sei turbine a pompa e una capacità totale di 900 megawatt, sufficiente ad alimentare fino a 900.000 abitazioni. Si spera che la batteria ad acqua svolga un ruolo importante nel sostenere le reti elettriche europee. Durante i periodi di forte richiesta, come durante le ondate di calore , la batteria può ridurre la probabilità di un sovraccarico della rete.
Inutile dire che questa batteria ha incontrato parecchie sfide ingegneristiche, che hanno richiesto tutti i 14 anni necessari alla sua costruzione. 600 metri nel sottosuolo, 18 chilometri di gallerie tra i bacini artificiali di Emosson e Vieux, attraverso le Alpi.
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