Il peso limite delle monoposto di F1 è di 746 kg. Il valore è stato incrementato di 1 kg quest’anno per l’introduzione del secondo flussometro crittografato voluto dalla FIA per verificare in modo più stringente il consumo istantaneo di carburante, dopo le polemiche che avevano investito il motore Ferrari nel campionato scorso.
Le F1 2020 non le abbiamo ancora viste impegnate in un GP, per cui è difficile avere dei dati attendibili, ma sarebbe emerso che diverse monoposto non raggiungono la massa minima, ma risulterebbero sovrappeso, al punto che, fra gli argomenti in discussione nel Consiglio Mondiale della FIA che si riunisce oggi in conference call, c’è anche la richiesta di un aumento di peso di 3 kg sul peso del prossimo anno per portare il nuovo limite a 749 kg.
La decisione, tanto per cambiare in questi tempi, sarebbe motivata dalla necessità di risparmiare: non peso, ma soldi. Fino a ieri si spendevano cifre importanti per guadagnare qualche grammo in ciascun componente della monoposto, nella speranza di arrivare sotto alla soglia del peso minimo per introdurre sulla macchina della zavorra che può essere molto utile a bilanciare la vettura.
Stando alle indiscrezioni emerse dal paddock ci sarebbero almeno quattro F1 2020 che non arriverebbero ai fatidici 746 kg, per cui l’incremento della massa nel 2021 sarebbe stato pensato per evitare che si vadano a cercare materiali esotici che sono costosissimi specie nell’ambito delle power unit.
La logica di non buttare via i soldi, cozza con il concetto di F1 che abbiamo sempre riconosciuto: chi ha costruito una monoposto al limite del regolamento dovrà appesantire la propria macchina, per evitare che chi non arriva ai 746 kg debba investire cifre importanti per portarsi al peso minimo.
Ci sarebbero macchine che sarebbero “obese” di 5 kg. Su una pista come quella dei test invernali a Barcellona (dove 10 kg valgono 0”3), le F1 più pesanti lascerebbero un decimo e mezzo al giro a chi riesce ad arrivare al limite. Stiamo parlando dell’equivalente che si può guadagnare introducendo un nuovo pacchetto aerodinamico.
La F1 sembra orientata verso un ineludibile aumento di peso, mentre i piloti chiedono a viva voce monoposto che, invece, vadano nella direzione esattamente opposto. Tanto Lewis Hamilton che Sebastian Vettel auspicherebbero macchine più reattive nei cambi di direzione, mentre l’orientamento delle monoposto 2022, quelle a effetto suolo, dovrebbe portare le F1 a sfiorare gli 800 kg a causa dell’introduzione di nuove norme di sicurezza e crash test più difficili da superare.
Stando alle voci raccolte a margine delle varie riunioni che hanno portato alla definizione delle nuove regole fra le squadre che avrebbero voluto la revisioni del peso ci sarebbe metà schieramento. Si dice di due top team, Ferrari e Red Bull e relative squadre clienti, Haas e AlphaTauri oltre alla Williams.
In particolare la Racing Point avrebbe fatto il “diavolo a quattro” contro questo provvedimento, mentre la principale oppositrice alla riduzione 2021 del carico aerodinamico del 10% con un taglio del fondo per preservare le gomme Pirelli che rimarranno quelle del 2019, sarebbe stata la Red Bull.
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