L'acqua è troppo bassa. Secche o scogli che di solito nessuno vede possono mettere in serio pericolo le imbarcazioni. Per questo motivo, Navigazione Lago Maggiore che si occupa di garantire i collegamenti tra le sponde del bacino ha sospeso l'attracco di alcuni scali. A comunicarlo è il suo direttore di esercizio, l'ingegnere Riccardo Russo, che parla di una "scelta cautelativa".
Il pericolo che uno dei traghetti possa incagliarsi è reale. Talmente reale, che la società Navigazione deve pensare alla tutela dei passeggeri. Per questo motivo, l'attracco agli scali di Ranco, Ispra e Porto Valtravaglia è stato sospeso. Ovvero tre dei principali porti della sponda lombarda del Lago Maggiore. Una misura temporanea, ma che nessuno sa quanto durerà.
Solo se ricomincerà a piovere in modo costante, e abbondante, gli scali potranno tornare operativi. Quindi, solo quando le condizioni idrometriche del lago verranno ristabilite. Al momento, il livello dell'acqua scende a una velocità mai vista prima. In pochi giorni, ha perso un metro per il caldo incessante e le scarse precipitazioni. "Monitoriamo costantemente il livello del lago – assicura l'ingegner Russo – ci auguriamo al più presto di poter ristabilire il servizio presso gli scali attualmente sospesi".
Oltre all'interruzione del servizio dei tre porti lombardi, Navigazione ha deciso di adottare anche un'altra misura cautelativa. È stata, infatti, ridotta anche la portata a pieno carico degli automezzi a bordo per i collegamenti traghetto tra le sponde di Intra (sponda piemontese) e Laveno (lombarda) fino a un massimo di 200 quintali.