Gli ultimi dati Gori confermano gli sversamenti delle aziende, che rilasciano nei canali fanghi che rischiano di bloccare il depuratore.
I dati offerti da Gori confermano anche quest’anno il fenomeno di sversamento indisturbato da parte delle aziende conserviere, pronte ora al picco di produzione. Negli ultimi giorni, anche viste le forti seppur brevi piogge, i cittadini scafatesi hanno denunciato l’arrivo di allagamenti accompagnati da canali di acque torbide e dalla colorazione marrone-rossastra. A latere dei problemi infrastrutturali del caso, con il bisogno di dragaggi e di collettamenti fognari, è evidente come ad incidere sul fenomeno ci sia l’attività delle aziende che sversano, spesso senza scrupoli, gli scarti dei lavaggi dei pomodori e di verdure direttamente nei canali del territorio. A confermare questa tendenza i dati Gori relativi al depuratore attivo in via Ferraris a Scafati, che raccoglie le acque anche dei comuni di Corbara, Sant’Egidio del Monte Albino e parte di Angri, che raccontano di una realtà che sta affrontando nelle ultime settimane un progressivo e costante incremento della concentrazione dei solidi sospesi in ingresso ai depuratori. Acqua e terriccio in poche parole, che come gli scorsi anni arrivano al depuratore in grandi quantità condizionando il lavoro delle macchina stesse, rischiando un cortocircuito funzionale che interrompe le opere di depurazione di raccolta fanghi. L’azienda di gestione idrica negli ultimi mesi si è però preparata a gestire questo male, implementando la strumentazione di misura all’ingresso di ogni depuratore, capace ora di acquisire in maniera automatica e continua il valore della portata idrica ma anche la misura del carico inquinante biodegradabile e dei solidi sospesi totali nelle ultime 24 ore. Così gli scarichi abusivi vengono mantenuti sotto controllo e gestiti, in particolare in situazioni di emergenza, al fine di valutare e dosare al meglio l’efficienza e la resilienza depurativa, garantendo così la tenuta dei limiti chimico-fisici e batteriologici all’interno degli scarichi dei depuratori. Ciò potrà gestire al meglio l’emergenza, ma è ovvio pensare che se le aziende conserviere sul territorio arriveranno a sversare con i ritmi forsennati dell’anno scorso sarà difficile non vivere gravi disagi. Al momento Gori non notifica la presenza di valori inquinanti fuori dalla norma, ma quest’ultimo valore va preso con le pinze e aggiornato quotidianamente, visto che proprio da questa settimana le aziende conserviere vivranno il picco di produzione, con tante bucce di pomodoro e terriccio da smaltire.