TRIBUNALE DI BRESCIA CASO ZILIANI : TESTO COMPLETO “ORDINANZA APPLICATIVA DI MISURA CAUTELARE”

2022-08-08 13:05:38 By : Ms. Grace Xiao

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“APPLICA a Zani Silvia, Zani Laura e Milani Mirto la misura cautelare della custodia in carcere”

W.I.P. dopo aver letto attentamente le #38pagine dell’ordinanza, ne discutiamo, a breve, con la nota criminologa Ursula Franco

TRIBUNALE DI BRESCIA UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI 

Ordinanza applicativa di misura cautelare

II Giudice dr.ssa Alessandra Sabatucci

vista la richiesta presentata in data 16 luglio 2021 dal Pubblico Ministero con cui si chiede I’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di: ► ZANI Silvia, nata ad Esine, ii 2 agosto 1994, residente a Temu, in Via Ballardini, n. 11 ma di fatto domiciliata a Brescia in Via Galvani, n. 4; ► ZANI Paola, nata ad Esine, ii 28 febbraio 2002, residente a Temu, in Via Ballardini, n. 11 ma di fatto domiciliata a Brescia in Via Galvani, n. 4; ► MILANI Mirto, nato a Lecea il 24 giugno 1994, residente a Roncola San Bernardo, in via Cit Mosche, n. 32; tutti assistiti e difesi dagli avv.ti Elena Invemizzi, de! Fora di Lecea, con studio in Olgiate, Piazza Garibaldi, n. 13 e Maria Pia Longaretti, de! Faro di Bergamo, con studio in Bergamo, via Ghislanzoni, n. 15;

1) per il reato di cui agli artt. 110, 575, 577 co. 1 n. 1 c.p. perché, in concorso tra loro, somministrandole una sostanza allo stato sconosciuta o in altro modo non ancora stabilito, cagionavano la morte di ZILIANI Laura, madre di Zani Silvia e Zani Paola. Con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno dell’ascendente. In Temit (BS), nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2021. 2) per il reato di cui agli artt. 110 e 642 c.p. perché, dopa la condotta di cui al capo che precede, occultavano il cadavere di Ziliani Laura. In luogo sconosciuto, nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2021. Letti gli atti;

1. I gravi indizi di colpevolezza 

Sussistono a carico degli odiemi indagati gravi indizi di colpevolezza in ordine all’omicidio volontario di Laura Ziliani, occorso in circostanza ancora sconosciute nella notte tra il 7 e I’8 maggio 2021 (capo I), e all’occultamento del suo cadavere (capo 21) , come si evince dagli atti di indagine da ultimo compendiati nell’annotazione dei carabinieri della Stazione di Breno dell’11 luglio 2021 (2), versata nel fascicolo con i relativi allegati e con i seguiti del 16, 17 e 21 luglio, del 17 agosto e da ultimo del 22 settembre u.s .. Valgano, al riguardo, le seguenti notazioni e considerazioni. 2. La scomparsa di Laura Ziliani.

L’8 maggio 2021, alle ore 11:58, perveniva alla Centrale Operativa della Compagnia dei Carabinieri di Breno una richiesta di intervento da parte di Zani Silvia; la giovane segnalava ai militari che la madre, Ziliani Laura, non era ancora rientrata da un’escursione in montagna. A dire della figlia, la Ziliani, donna di cinquantasei anni, residente a Temi (BS) in Via Ballardini 11 ma di fatto domiciliata a Brescia, impiegata presso ii comune di Roncadelle, era partita circa quattro ore prima della chiamata col proposito di fare una passeggiata di un paio d’ore verso la frazione di Villa Dalegno, senza tuttavia fare più ritorno. La figlia si diceva preoccupata perché aveva concordato con la madre di recarsi in discarica alle dieci di quella stessa mattina; non vedendola arrivare, aveva provato a contattarla più volte sulla sua utenza mobile (329.0638350) che però risultava spenta o non raggiungibile. Sentita il 9 maggio 2021, Zani Silvia riferiva più nel dettaglio i recenti accadimenti; la madre era salita a Temu la sera precedente per trascorrere del tempo con le figlie; al suo arrivo, avevano chiacchierato serenamente ed erano andate a dormire circa alle 23:30. II mattino dopo si erano svegliate verso le 6.30/6.40; quando si era recata in cucina, aveva notato che la madre era già sveglia aveva fatto colazione, indossanclo ancora ii pigiama. Si erano messe a dialogare sulla ristrutturazione di un appartamento presente nella stessa palazzina che di Ii a poco avrebbero affittato; avevano parlato dell’organizzazione di una gita programmata per il giorno seguente, poi la Ziliani aveva deciso di fare una passeggiata e le aveva chiesto di accompagnarla.

Ella aveva declinato l’invito e la madre in cinque minuti si era preparata per uscire indossando un paio di scarpe marca Salomon prese da un andito dell’ingresso; l’ultima volta che l’aveva vista, oltre alle scarpe sportive di colore nero, la Ziliani indossava un paio di jeans e una maglietta scura con le maniche lunghe. Avendo trovato il telefono cellulare della madre incastrato in una panca della cantina, presumeva che ella si fosse ivi recata per prendere <lei capi di vestiario, non sapeva dunque dire se al momento di uscire indossasse anche una giacca o un pile (3).

Dal giorno della scomparsa e fino al 23 maggio 2021, le forze dell’ ordine organizzavano le ricerche di Laura Ziliani, data per dispersa in montagna. L’11 maggio 2021 Zani Silvia denuncia formalmente la scomparsa della madre (4); in tale frangente ii suo racconto circa la mattina della sparizione si arricchiva di nuovi dettagli.

Riferiva che la madre era salita a Temu per festeggiare la c.d. “festa della mamma”; normalmente, ella viveva a Brescia con la sorella Lucia: il 7 maggio aveva sentito la madre un paio di volte durante il tragitto prima che costei giungesse all’abitazione di via Ballardini alle dieci di sera. Ripercorreva gli accadimenti successivi nei termini già descritti, aggiungendo che la sera in questione, presso l’abitazione di Temu, si trovavano a pernottare anche il suo fidanzato, Mirto Milani, e la sorella Paola. Anche con riferimento alla mattina dell’8 maggio il racconto di Zani Silvia era sostanzialmente conforme a quanta già riferito, salvo aggiungere che, prima di partire per la sua passeggiata, la madre aveva salutato “anche il suo fidanzato Mirto” il quale si era appena svegliato, e la sorella Paola. Ribadiva che la Ziliani era uscita per fare una passeggiata alle sette del mattino. Al fine di stabilire dove potesse trovarsi la persona offesa, i Carabinieri escutevano piu volte i familiari.

In particolare, il 12 maggio 2021 i Carabinieri escutevano per la seconda volta a Zani Silvia: si riportano di seguito testualmente le dichiarazioni rese da costei in tale sede evidenziando gli elementi di novità rispetto al precedente natTato «in data 08.05.2021. alle ore 06:45 circa lei era seduta sul divano ed indossava il suo pigiama ed era intenta a scorrere qualcosa sul suo cellulare, probabilmente era su qualche social. Io le sono arrivata da dietro,  l’ho salutata, lei mi ha risposto serenamente ma era concentrata sul cellulare. Mi ha salutato forse quindici secondi dopo che io I’ho salutata. Io sono quindi entrata in cucina e ho messo a posto alcune cose che mia madre aveva lasciato fuori dopo aver fatto colazione. Sul tavolo della cucina ho notato una tazzina di caffè, la tostiera, della ricotta e marmellata. Ho messo tutto in ordine, lasciando la marmellata sul tavolo. Mia madre ha poi esordito dicendo che le piaceva tantissimo il laminato che avevamo appena posato nell’appartamento in ristrutturazione al piano inferiore. Proseguendo a parlare della ristrutturazione mia madre mi ha ricordato che dovevamo andare a gettare in discarica i materassi vecchi posti al piano terra, in modo che avremmo iniziato a ripulire la cantina dei mobili vecchi per sostituirli con altri nuovi dell’Ikea. Abbiamo poi parlato della gita che avremmo fatto ii giorno successivo a Cevo e della necessità, a suo dire, di portare un terzo zaino oltre ai due che aveva già portato con se da Brescia. Ha poi continuato a dire che più tardi avrebbe voluto scendere in cantina a recuperare un guscio in gore-lex, appartenuto a mio padre, per farmelo indossare in occasione della gita a Cevo, in quanta più, comodo ed ampio. Credo facesse riferimento al gore-lex blu che vi ho mostrato in cantina in occasione della vostra ispezione. Nel frattempo io ho iniziato a prepararmi un caffè con la moka. In quel mentre mi son girata e ho notato mia madre che guardava fuori dalla finestra e subito dopo diceva che, data la bella giornata, era proprio il caso di andare a fare una passeggiata. Mi ha quindi chiesto se volessi accompagnarla ma io le ho risposto di no con tono svogliato.

Le ho chiesto dove pensasse di andare a fare una passeggiata e lei mi ha risposto cite sarebbe andata a fare un giro sopra Villa (n.d.r. Villa Dalegno). Immediatamente dopo ricordo che è arrivato Mirto, il mio fidanzato. Non sono sicura se sia andato prima in bagno ma comunque e giunto in sala mentre mia madre era ancora sul divano. Ha salutato mia madre e me ed e venuto in cucina. Mia madre ha quindi detto “bonk”» espressione che in dialetto camuno viene utilizzata per manifestare la chiusura di un discorso con una decisione,

«si è alzata e mi ha detto che sarebbe andata a cambiarsi e si è avviata verso la camera da letto. Mirto nel frattempo era in cucina con me e ha messo sul fuoco il bollitore per prepararsi una tisana e poi mi ha aiutato a predisporre la colazione. Saremo rimasti soli qualche minuto in cucina a fare colazione e bere il caffè. Quasi contemporaneamente mia madre è uscita dalla camera da letto e mia sorella Paola è uscita dalla sua stanza e le due si sono salutate. Affacciandomi dalla cucina ho salutato mia madre e ho notato che indossava un jeans blu, una T-shirt a manica lunga di colore scuro (grigio scuro/blu scuro) e le ciabatte (un paio di vecchi sandali blu a cui mia madre ha tagliato il cinturino posteriore).

lo sono quindi tornata in cucina con Paola e Mirto. Quest’ultimo ha messo nuovamente su il caffè per la Paola. Ho sentito mia madre che apriva l’armadio prospiciente le scale che portano ai piani inferiori. Dopo un attimo mia madre ha detto “io vado” e ha iniziato a scendere le scale.

La porta in fondo alle scale del nostro appartamento era chiusa a chiave e ho sentito lei che la apriva, presumo con le sue chiavi. Ho sentito ancora mia madre che chiudeva la porta in fondo alle scale. Sono io che voglio che mia madre chiuda la porta a chiave in modo che non scappino i gatti da casa. Le chiavi sono tre e credo siano agganciate ad un portachiavi a cerniera.

Erano circa le ore 07:05 quando mia madre è uscita dall’appartamento.

Mirto, Paola ed io abbiamo proseguito a fare colazione tra la cucina ed il soggiorno, guardando la tv» (5)• 3. II ritrovamento di alcuni capi vestiario di Laura Ziliani. Ciò posto, le ricerche, protrattesi per più di una settimana, effettuate da un imponente numero di operatori specializzati del S.A.G.F., del C.N.A.S.A.S. e dei Vigili de! Fuoco in un ampio raggio nella zona segnalata dalle stesse figlie, non permettevano di ritrovare Laura Ziliani. In data 16 maggio perveniva all’indirizzo di posta elettronica della polizia locale della Valle Camonica una e-mail ove un anonimo segnalava di avere visto, la mattina dell’8.05.2021 “il nostro vicino che ha preso sulle spalle una signora priva di sensi dalla loro macchina”;

il giorno seguente aveva appreso trattarsi “della signora Laura”. L’anonimo asseriva di essere stato pagato per serbare il silenzio ma di essere pronto a negoziare un nuovo accordo. Gli accertarnenti svolti per identificare l’usuario dell’indirizzo di posta elettronica in questione (noknokl0330@gmail.com), attivato da un IP localizzato a Varese, non avevano tuttavia alcun esito. Ad ogni modo, dopo otto giomi di battute di ricerca su di un arnpio territorio (cfr. aff. 158 fasc. Pm), la Prefettura di Brescia sospendeva le ricerche fino a quando, il 23 maggio 2021, veniva rinvenuta una scarpa nel letto del torrente Fiurneclo di Temu:

tale ritrovamento imponeva, tuttavia alle indagini un corso del tutto nuovo.

Segnatamente, nel pomeriggio del 23 maggio 2021 veniva trovata una scarpa Salomon destra, misura 40 e 2/3, di colore nero, con strisce arancioni sul fianco e suola rossa. La scarpa, rinvenuta nel letto del torrente Fiumeclo, veniva riconosciuta il 4 giugno 2021 da Zani Silvia come una delle scarpe appartenute alla madre. La Zani riconosceva ii grado di usura della suola dovuto ad una errata postura del piede da parte della madre e confermava, altresì, che il numero conispondeva a quello della genitrice (6). Nel frangente, la Zani dichiarava “non ho idea di dove si possa trovare la scarpa sinistra gemella di quella ritrovata”. (7) II ritrovamento, tuttavia, presentava profili di stranezza: sebbene, infatti, la posizione fosse geograficamente compatibile con la sparizione della Ziliani, in considerazione del fatto che il torrente Fiumeclo attraversa l’intera area geografica della Valle di Cane, ovvero l’intera area interessata dalle ricerche, appariva improbabile che la scarpa potesse essere scesa lungo ii torrente fino ad arrivare nel punto in cui la stessa era stata trovata e poi recuperata. Più nel dettaglio, il personale del CNSAS segnalava che l’unico !ratio del torrente interessato da una portata di acqua e da una corrente utile a far scendere a valle una scarpa era il tratto che dalla congiunzione con l’Oglio risaliva sino al centro abitato di Tern1\ tuttavia, le reiterate ricerche eseguite nel tratto in questione non avevano permesso di addivenire alla localizzazione della Ziliani. Inoltre, la stessa conformazione del torrente Fiurneclo rendeva anomalo ii ritrovamento, giacché all’altezza della centrale elettrica, pasta a monte del torrente (8) la maggioranza dell’acqua, dopo aver attraversato una griglia che non lasciava passare alcunché, veniva deviata in una condotta sotterranea, riducendo ampiamente il flusso del torrente. Detta condotta sotterranea trovava, poi, il suo sfogo all’altezza del Ponte di Molina, ove nuovamente il flusso e la portata del torrente erano, almeno in linea teorica, utili al trascinamento della scarpa sino all’Oglio.

Perciò, ii ritrovamento della scarpa Salomon della Ziliani nel tratto, lungo 850 metri, tra l’uscita dell’acqua della centralina e l’Oglio, poteva trovare un senso solo ed esclusivamente nel caso in cui Laura Ziliani fosse caduta nel torrente nel medesimo tratto.

Tale conclusione era tuttavia confutata dal fatto che, come si è visto, il torrente era stato battuto in più occasioni da personale specializzato, che mai aveva notato il corpo della vittima ne la calzatura in questione fino al giomo del suo rinvenimento.

Si iniziava, dunque a ipotizzare che il capo di vestiario fosse stato abbandonato da soggetti ignoti in modo del tutto intenzionale nel punto ove era stato poi ritrovato. Tali teorie inducevano gli inquirenti a dare inizio ad attività captative nei confronti di Zani Silvia, di Zani Paola e di Milani, Mirto, ovvero dei familiari che per ultimi avevano vista la Ziliani il giorno della sua scomparsa: l’esito delle attività captative disvelavano il coinvolgimento di tali soggetti nella sparizione di Ziliani Laura, trovata cadavere solo la mattina dell’8 agosto 2021.

II 25 maggio 2021, ovvero solo due giomi dopo il ritrovamento della prima scarpa, alle ore 19:00, a seguito di segnalazione da parte di un cittadino del comune di Temu, tale Marchioni Claudio, personale della Stazione Carabinieri di Ponte di Legno rinveniva e sottoponeva a sequestro penale una scarpa sinistra marca Salomon, mod. speedcross 3, di colore nero, con strisce arancioni sul lato e suola rossa, misura 40 e 2/3, pienamente riconducibile alla scarpa gemella rinvenuta ii 23 maggio. Marchioni Claudio, escusso a sommarie informazioni riferiva circostanze di evidente interesse investigativo: quel giomo era tomato a casa verso le ore 17:10. Ad un certo punto si era posizionato davanti al!a finestra del soggiorno, che affacciava sul fiume Oglio e aveva notato una coppia, “una ragazza ed un ragazzo, dell’età apparente di circa trenta anni, che giungevano lungo la Via Saletti, dal campo di calcio verso Ponte di Legno”; i due avevano “raggiunto l’inizio della macchia boschiva, dove si trova un piccolo capanno di metallo, e si fermavano lungo la strada guardandosi intorno. Subito dopo il ragazzo si addentrava all’interno della macchia boschiva mentre la ragazza proseguiva a piedi lungo la strada, continuando, di tanto in tanto, a guardare il ragazzo, parzialmente nascosto dalla vegetazione. Marchioni dichiarava di conoscere la macchia di cui sopra e di sapere che a circa un metro e mezzo dalla sede stradale, all’intemo della macchia, si trovava una sorta di canaletto posto più in basso rispetto alla sede stradale. A quel punto, i movimenti dei due ragazzi avevano incominciato ad insospettirlo “quindi ho tirato fuori il binocolo e ho cominciato a seguirli attentamente … Mentre il ragazzo proseguiva la marcia all’interno della macchia, riuscivo ad intravederlo in mezzo agli alberi non molto fitti, la ragazza poneva in essere movimenti che mi hanno fatto pensare che non si volesse far riconoscere. Intendo dire che, al passaggio di un veicolo sulla Via Saletti, credo fosse una Fiat Panda, la ragazza si è girata repentinamente con il viso verso il bosco e si è piegata fingendo di raccogliere qualcosa da terra. … Evidentemente non ha raccolto niente ma il movimento le ha comunque permesso di nascondere il viso alla vista di chiunque fosse passato. La ragazza è giunta sino al cassonetto del verde posto quasi all’angolo tra la Via Saletti e l’ingresso del condominio sito nei pressi del boschetto di cui sopra.

Ha girato dietro il cassonetto e poi è tornata sui suoi passi, raggiungendo nuovamente il ragazzo che si muoveva nella macchia, all’interno del canaletto su descritto. A circa dieci metri dal cassonetto ho notato il ragazzo risalire dal canaletto sulla sede stradale. I due si sono quindi riuniti e a braccetto si sono allontanati in direzione di Temi (1)”. Dopo tali manovre, i due si erano allontanati in direzione di Temi; a quel punto Marchioni si era portato nel boschetto “in corrispondenza di dove avevo visto il ragazzo uscire e rientrare sulla strada e, in mezzo alle sterpaglie e ortiche, ho notato adagiata a terra una scarpa marca Salomon di colore violetto con delle strisce colore arancio (… ) la scarpa era appoggiata a terra dal lato interno pertanto posso dire con sicurezza che si trattava di una scarpa per piede sinistro, ove si vedeva chiaramente la scritta Salomon”. Chiesto l’intervento dei carabinieri, la calzatura era stata dunque sequestrata. Durante l’escussione, il testimone descriveva accuratamente i due soggetti, segnalando di conoscere la ragazza come una delle figlie di Ziliani Laura, pur non sapendo indicare quale. Fornito un fascicolo fotografico – non contenente le fotografie delle sorelle Zani – Marchioni riconosceva all’intemo dell’album l’effigie di Milani Mirto, indicandolo come il giovane che aveva accompagnato una delle Zani durante le attività sopra descritte (10) . ** * Senza voler anticipare le conclusioni che verranno tratte all’esito della disamina delle principali fonti di prova, giova qui premettere per chiarezza espositiva che le circostanze del ritrovamento della seconda scarpa sportiva asseritamente appartenuta a Ziliani Laura rappresentano un primo indizio di reita a carico della coppia Zani Silvia-Milani Mirto: le manovre osservate dal Marchioni, volte a celare l’indumento in questione in una zona boschiva del tutto isolata, risultano, difatti, inspiegabili se non assumendo ii coinvolgirnento della coppia Zani-Milani nella sparizione della persona offesa, cui e seguito un goffo tentativo di occultamento delle prove.

Non si può, infatti, ipotizzare che i due soggetti avessero come proposito quello di dare nuovo impulso alle ricerche, giacché il rinvenimento della scarpa destra nel Jetta del Fiumeclo aveva riavviato le ricerche e il luogo del ritrovamento della scarpa sinistra non poteva contribuire in alcun modo alle indagini relative alla sparizione della Ziliani. Ad ogni modo gli operanti, appreso quanto sopra, collegavano ii ritrovamento della seconda scarpa Salomon col rinvenimento della prima calzatura, occorso due giomi prima. L’esame dei tabulati ed il loro raffronto con le letture delle targhe 1 1 dimostrava che il 22 maggio 2021 (ovvero il giorno antecedente al ritrovamento della prima scarpa) Zani Silvia e Milani Mirto erano saliti verso Temu in mattinata per poi ridiscendere la sera stessa. Stessa dinamica veniva accertata per il giorno del 25 maggio 2021: saliti a Temu nel primo pomeriggio, dopo aver posizionato la seconda scarpa della scomparsa i due erano tornati a Brescia agganciando alle 18:27 la cella di Edolo, per poi proseguire passando da Sulzano alle 19:40. Tali rnovimenti dimostravano, inoltre, che nella seconda occasione i due erano saliti a Temu esclusivamente per posizionare la seconda scarpa. *** Tali evidenze permettono di trarre, dunque, una prima conclusione preliminare; Zani Silvia e Milani Mirto a partire dal 22 maggio 2021 hanno collocato le due scarpe asseritarnente indossate da Ziliani Laura il giorno in cui la stessa e scornparsa in due luoghi tra Jorn assai distanti: ii primo appare in astratto compatibile con la passeggiata che costei avrebbe intrapreso il giorno del fatto, il secondo risulta del tutto inspiegabile se non ipotizzando in capo ai due soggetti l’intento di disfarsi di tale capo di abbigliamento. Giova, in proposito, osservare che solo il fortuito avvistamento del Marchioni ha reso possibile il recupero della scarpa in questione, collocata in una macchia boschiva del tutto isolata.

*** Ciò posto, in data I0.06.2021 i Carabinieri della Stazione di Ponte di Legno venivano avvisati del rinvenimento, nel letto del torrente Fiumeclo, di un paio di bluejeans. Nella specifico tale Zani Enrico veniva avvisato dell’avvistamento di un capo di vestiario all’intemo del torrente dalla nipote Scopelliti Oriana, la quale a sua volta aveva notato il reperto scattando una fotografia alle ore 17:29; il paio di jeans veniva recuperato dallo zio della giovane e consegnato agli operanti. L’indumento (12), che presenta degli strappi alle ginocchia, appariva rivoltato. Grazie alle indagini tecniche, era possibile accertare che alle ore 17:26 di quello stesso giorno, dunque circa tre minuti prima che i calzoni venissero avvistati nel torrente, Zani Silvia e Milani Mirto, questa volta in compagnia di Zani Paola, si erano avvicinati alla loro auto Opel Meriva – sottoposta a captazione ambientale – posteggiata nei pressi de! condominio la Bolzanina di Temu, a pochi metri dal torrente Fiumeclo ed a 100 metri dall’abitazione di Via Ballardini n. 11. Grazie all’intercettazione ambientale (13) veniva cosi registrato un dialogo nel corso del quale veniva citato il torrente Fiumeclo; nel salire a bordo del veicolo, Milani Mirto zittiva le due compagne e, cambiando completarnente registro di voce rispetto al pregresso dialogo, iniziava a rivolgere parole di lode nei confronti degli operanti. Ecco la trascrizione del dialago: ll ZANI Paola: Nel Fiumeclo, lo aveva detto forse Centola (ndt Maresciallo Centola Fabio della Stazione di Ponte di Legno) ZANI Silvia: No no lo ha detto Rosano (ndt Cap. Filiberto Rosano, Comandante della Compagnia di Breno), Paola ZANI Paola: Rosano? ZANI Silvia: si e! ZANI Paola: ah io avevo capito .. incomprensibile ZANI Silvia: e Jui che portava avanti questa idea de! cazzo MILANI Mirto: scusa, shhh (Ndr – onomatopeico – richiama al silenzio) una cosa, silenzio de! cazzo non si dice niente ora ….. c’e dietro lo zainetto, lo prendi ZANI Silvia: si

MILANI Mirto: poi … nella borsa … nello zainetto …. (si sente ii rumore di movimento di una cerniera N.d.r.) ZANI Silvia devi per forza0 cosi la merda si accumula sotto … ZANI Silvia: Si..ok MILANI Mirto: Va be…perfetto, perfetto 1 MILANI Mirto: Allara comunque si Silvia (n.d.r. cambia tono di voce), sei stata principalmente te che devi spiegare tante cose ai mici genitori, la vedo per assurdo … eh minchia che cazzo c’ha la tua macchina? ZANI Silvia : non lo so bisogna farla vedere MILANI Mirto: la vedo per assurdo come una cosa normale perché, perché dato che c’e di mezzo tutta questa situazione qua, loro ci stanno dando una mano stanno facendo una serie di cose controlli [..l II veicolo percorreva quindi pochi metri e si fermava al capo opposto di via Ballardini dove Ii attendeva Donadoni Mirna, madre di Mirto. II giovane, dopo essersi accordato con la madre sul punto di ritrovo, si rivolgeva alle sorelle Zani e diceva loro «cite e meglio cite stiano meno tempo possibile nelle stradine a Jarvi vedere» 14 : [..l MILANI Mirto: salite su ragazze, salite a bordo voi …. ZANI Silvia: ci vediamo a Brescia DONADONI Mirna: dove ci vediamo? ZANI Silvia: a casa nostra MILANI Mirto: a casa nostra …. DONADONI Mirna: non lo so, dimmi tu… ZANI Silvia: si eh…. MILANI Mirto: come volete …va bene ZANI Silvia: vi conviene arrivare a casa nostra … a dopo ZANI Paola: a dopo .. n.d.r. si chiudono le portiere del veicolo MILANI Mirto: (n.d.r. a bassa voce) e meglio se voi scendete e state in giro per ora, qua nelle stradine, (incomp) meno tempo possibile a farvi vedere .. ZANI Paola: va bene

[…….l * ** L’intercettazione e l’analisi delle celle agganciate dagli apparecchi mobili dei tre indagati dimostrava come anche in occasione del terzo ritrovamento di un capo di vestiario asseritamente indossato da Ziliani Laura il giomo della sparizione il gruppo formato dalle sorelle Zani e da Mirto Milani, benché di stanza a Brescia, risultasse trovarsi a Temu in luogo

e ormio della giornata assai prossimi al ritrovamento del reperto. lnoltre, la conversazione ambientale sopra richiamata documentava l’interessamento <lei tre indagati al luogo de! ritrovamento de! capo di abbigliamento (“nel Fiurneclo”) nonche la Iara circospezione sia nel parlare che nel farsi vedere l’uno in compagnia delle altre. Cio posto, il capo di vestiario veniva poi riconosciuto da Zani Silvia e <la Zani Paola come compatibile, per misura, taglio e colore con ii jeans indossato da Laura la mattina del1’8 maggio 2021. Giova sul punto evidenziare che ii vestiario indossato dalla Ziliani all’alto della scomparsa aveva gia sollevato alcune perplessita da parte di Lorenzi Riccardo, compagno della donna e come tale a conoscenza delle abitudini della Ziliani durante le sue escursioni. Lorenzi, infatti, oltre a non riconoscere ii pantalone rinvenuto, segnalava di non aver mai visto la compagna fare una escursione in montagna indossando <lei jeans (v. dichiarazioni de! 6 giugno 2021 ). 4. Gli accertamenti sui movimenti di Laura Ziliani, Zani Silvia, Zani Paola e Mirto Milani nelle date del 7 e 8 maggio 2021. Gli inquirenti, a questo punto delle indagini, iniziavano a ipotizzare che Ziliani Laura, ben lungi dall’essere rimasta vittima di un incidente durante un’escursione tra i boschi sopra Temtt, fosse stata uccisa nella propria abitazione di via Ballardini dalle figlie Silvia e Paola e da Milani Mirto nella notte Ira ii 7 e 1’8 maggio 2021. Al fine di accertare tale ipotesi investigativa, gli operanti ricostruivano gli spostamenti della Ziliani e de! gruppo Zani-Milani nelle date sopra indicate. Ziliani Laura risultava essere partita da Brescia la sera de! 7 maggio, dopo aver cenato presso la propria abitazione di Via Ragazzi del ’99 n. 24 con la figlia Lucia, l’ultima persona, ad eccezione degli indagati, ad averla vista da viva. Ciò veniva ricavato dai dati de! suo cellulare, dalle dichiarazioni rese dal compagno Lorenzi Riccardo, con ii quale la Ziliani si era sentita durante ii viaggio, e soprattutto dalla geolocalizzazione derivante dalla connessione internet dell’utenza mobile della stessa (15) •

L’arrivo a Ternu di Laura Ziliani, avvenuto alle ore 22:24 Circa del 7 maggio, veniva documentato dalla chat whatsapp intercorsa tra la predetta ed il compagno. (16) Alle ore 22:37 del 7 maggio Laura Ziliani interagiva con il proprio smartphone per I’ultima volta, fotografando una torta da lei rinvenuta, al momenta dell’arrivo, nel frigorifero di casa. (17)

Circa gli accadimenti della rnattina dell’8 maggio, sono già state sopra evidenziate le aporie delle diverse versioni rese da Zani Silvia, che si evita qui di richiarnare per evitare pleonasmi. Per parte sua, Milani Mirto, sentito in data 4.06.2021, cosi si esprimeva circa i movimenti della madre della fidanzata: “L’indomani mattina, 08.05.2021, Silvia si è svegliata per prima. Io mi sono svegliato alle ore 07:05 circa, e pochi minuti più tardi si è svegliata Paola. Appena sveglio mi son vestito e sono andato in soggiorno. Ho trovato Laura seduta sul divano e Silvia in cucina (open space). Ho salutato Laura ma non mi ha sentito immediatamente poiché era concentrata sul suo telefono. Solo dopo qualche attimo mi ha fatto un cenno con la testa. Silvia stava armeggiando in cucina. Pochi minuti più tardi è uscita dalla sua stanza anche Paola e credo si sia diretta in bagno. Credo che Laura fosse in pigiama, forse bianco, o comunque un colore chiaro. Laura aveva già fatto colazione e cio I’ho desunto dalla presenza di posate sporche nel lavatoio. Mentre Paola si trovava in bagno, io ho messo su il caffè. Pochi minuti dopa Laura si è alzata ed è andata in camera, credo a vestirsi. Ho poi sentito Silvia che salutava Laura, ma non I’ho vista. Ho sentito ancora la porta posta tra ii terzo ed il secondo piano chiudersi. Credo fossero più o meno le 07:15 circa.

Ne sono certo in quanto per ricostruire ii suo orario di uscita ho verificato a che ora mi ero connesso su Netjlix un cartone, fatto avvenuto proprio quando Laura è uscita di casa, motivo per ii quale posso sostenere che fosse quello l’orario esatto”. (18)

Zani Paola, per parte sua, riferiva: “Mi sono alzata, la mattina de/ 08.05.2021, alle ore 06.55 circa. Mi sono recata in bagno e, nel_ tragitto, vedendoli in soggiorno, ho salutato Mirto e Silvia. Mia madre era gia in camera sua, presumo a cambiarsi. Uscita dal bagno mi son.o esatte dall’utenza mobile di Laura Ziliani partira l’ultima conversazione registrata e diretta all’utenza mobile n. 3396993036 della figlia Silvia. Nel corso del viaggio Laura Ziliani contatta a pill riprese l’utenza mobile n, 3289228362 del compagno Lorenzi Riccardo, che nel corso delle conversazioni la sentirà tranquilla e serena.

Le dichiarazioni rese da Lorenzi Riccardo il 9 maggio confennano le risultanze investigative rilevate dall’analisi del tabulato telefonico dell’utenza mobile di Laura Ziliani (cfr. aff. 206 del fascicolo del P.M.). recata zn cucina e ho vista mia mac/re uscire dalla sua stan:::a e dirigersi verso ii pianerottolo.{. .. .] Credo che mia madre sia uscita a/le ore 07. 0 0 “.19

Dunque, accedendo alle versioni dei tre indagati, la mattina dell’8 magg10 Ziliani Laura, alzatasi p1 ma delle sette, dopo avere fatto colazione e avere anneggiato con cellulare e chiacchierato con i familiari, era uscita a fare una passeggiata in solitaria tra le 7.00 (come riferito dalle sorelle Ziliani) e le 7.10 (come indicato dal Milani), dimenticando il proprio telefono cellulare nel vano cantina dell’abitazione, incastrato dietro una panca in una zona del tutto priva di ricezione. Tale ricostruzione risultava, tuttavia screditata dalle dichiarazioni rese da Cinelli Marisa, madre della Ziliani: costei, sentita in data 17.06.2021 20 cosi rispondeva alle domande degli inquirenti: “Io ho saputo de/la scomparsa di Laura da mia nipote Silvia. Ne/lo specifico la mattina de/1’08.05.2021 mia nipote Silvia mi ha chiamata a/le ore 11.00 circa chiedendomi seavessi sentito Laura. Jo le dissi che la mattina, solitamente, non sentivo Laura al telefono. Le ho quindi chiesto cosa fosse successo e Silvia mi ha riferito che la madre, la mattina dell’08.05.2021, alle ore 07.30, aveva deciso di uscire a fare una passeggiata dalla quale non era più rientrata […]. DOMANDA: Sua figlia Laura ama dormire sino a tardi? RISPOSTA: No, non è mai stata una dormigliona. Al contrario le mie nipoti hanno sempre amato rimanere a letto sino a tardi, anche sino a mezzogiorno. Capitava che si presentassero per pranzare senza ancor aver rifatto ii letto”. La nonna delle Zani trovava dunque del tutto anomalo che la mattina dell’8 maggio le nipoti avessero fatto colazione con la Ziliani alle sette del mattino, evento inconciliabile con le pregresse abitudini di vita delle due ragazze. Inoltre, gli operanti constatavano che l’orario riferito dall’anziana donna come quello in cui la figlia Laura sarebbe uscita di casa a dire della nipote Silvia, combaciava con le prime indicazioni fornite sul punto da Milani Mirto: il personale della Stazione Carabinieri di Ponte di Legno, intervenuto nel primo pomeriggio del 08.05.2021, interpellava Milani Mirto in relazione all’uscita di casa di Laura, e questi dichiarava che la donna era uscita di casa alle ore 19:20 verbale di s.i.t. del 7.06.2021, all 11 informativa conclusiva. verbale di s.i.t. de! 17.06.2021 all. 12 informativa conclusiva.

07.30/08.00.21 In ordine agli spostamenti di Ziliani Laura venivano raccolte le dichiarazioni della vicina di casa Chirica Nicoleta (22); la donna confermava I’abitudine delle sorelle Zani di svegliarsi molto tardi. Circa gli accadimento de! 7-8 maggio ella riferiva quanto segue: “DOMANDA: Ha notato la Ziliani arrivare a casa ii giorno 07/05/2021 ed uscire la mattina successiva ? No, non I ‘ho vista arrivare in quanta io vado a letto sempre abbastanza presto , verso le ore 21:00 e, nel giorno in cui lei sarebbe arrivata, probabilmente era gia a /etto. La mattina successiva, pur essendomi alzata a/le ore 07:00, non /’ho vista, anche perche non sto sul balcone tutto il giorno. DOMANDA: Ha notato movimenti anomali if giorno della scomparsa della Ziliani? Si, nel senso che, come detto prima, Silvia e Paola di solito si alzavano tardi alla mattina mentre, ii giorno de! 08/05/2021, alle ore 07:10 (lo so in quanto sopra la parete della mia sala c’e un grande orologio) c’erano le luci accese sia della camera di Laura, de! suo bagnetto privato, sia la luce accesa de! bagno grande. Questa cosa mi ha un po’ stupito perche le ragazze, come ripeto, si svegliano sempre molto tardi, pertanto ho subito pensato che fosse arrivata Laura, che era l’unica mattiniera. Altra cosa strana rispetto al solito e che, quando arrivava Laura a Temz’t ii fidanzato di Silvia, Mirto, veniva via da casa di via Ballardini per andare in un’altra casa mentre, ii venerdi 07/05/2021, verso le ore 18:00, ho notato Mirto che puliva l’abbaino di (ronte al mio balcone, Posso riferire che Mirto e rimasto in casa con Silvia, Paola e Laura in quanto, la domenica mattina successiva alla scomparsa di Laura, ovvero ii 09/05/2021, l’ho incrociato per strada e gli ho chiesto come andava …… in quell’occasione Mirto mi ha riferito che Lui aveva visto per l’ultima volta Laura, che stava andando a fare la passeggiata, alle ore 07:16 del sabato mattina (08/05/2021)…… Mirto mi con(ermava esattamente l’orario in quanto Lui e Silvia erano svegli a guardarsi un film, e l’ora l’avrebbe ricavata proprio da quella scritta sul monitor, Nell’occasione Mirto mi faceva anche entrare nell’atrio appena dentro la porta d’ingresso ove è presente un frigorifero: lo apriva e mi faceva vedere la torta che avevano preparato Silvia e Paola per festeggiare la festa della Mamma. DOMANDA: Come erano i rapporti tra la Laura Ziliani e le figlie e Mirto?

Con Laura non siamo mai entrati a parlare di questi discorsi. Per quanto potevo vedere io da jiwri mi sembravano dei rapport! normali tra madre e figlie ……. non ho mai assistito a discussioni Ira di fora negli ultimi anni (diver.so era quanclo loro erano piccole e spesso si sentivano le ur/a da casa …. Specialmente quando era ancora vivo ii marito di Laurc1,l.c1VRICO ZANI). Per quanta riguarda Mirto Laura non me ne ha mai par/ato ….. come detto inprecedenza po.1·so solo dire che quando arrivava Laura a Temt’i l’rlirto andava via da casa, tanto che un giorno ho esplicitamente chiesto a Laura se Mirto abitasse stabilmente nella loro casa con Silvia e lei mi rispose categoricamente di NO; a quel punto io non dis.sf nulla e lasciai cadere la cosa per non creare eventua/i prob/emf famigliari in quanta io comunque vedevo che lui viveva stabilmente nella casa di via Ballardini con Silvia e Paola. DOMANDA: Dopa la scomparsa di Laura ha notato qualche comportamento anomalo da parte deiJamigliari? II pomeriggio successivo al/a scomparsa di Laura, ho notato che i genitori di Mirto si sono “accasati” nella casa di Laura di via Ballardini …. .penso che addirittura abbiano dormito sempre nella camera di Laura in quanta vedevo le luci ed movimential/’interno ……. addirittura quando Silvia e Paola hanno deciso .successivamente di tornare a Brescia per accudire la sore/la disabile Lucia, i genitori di Mirto sono sempre rimasti a Tenu’t nella casa di Laura continuando a “FARE PULIZIE” di continuo ….. soprattutto nel sottotetto presente nel terrazzino che da sul/a via Ballardini. Ho notato inoltre che i genitori di Mirto da p p rima hanno appeso alcune giacche al/e fines/re e, successivamente, hanno mes.so de/le tende che, in passato, non erano mai state messe da Laura “.

5, La consulenza informatica sul cellulare di Laura Ziliani. Sulla base delle anomalie segnalate dalla Chirica e dalla Cinelli e le discrepanze riscontrate nelle diverse versioni fomite dagli indagati, attraverso tma consulenza informatica gli inguirenti ponevano a raffronto le dichiarazioni delle tre persone che per ultime avevano visto la Ziliani con i dati ricavabili dall’apparecchio mobile della donna scomparsa: !’esito di tale accertamento risultava inconciliabile con le dichiarazioni de! trio Zani-Milani. Segnatamente, la consulenza svolta dall’ing. Vitiello evidenziava che l’applicazione (16) “contapassi” – Health – installata sul telefono della Ziliani aveva registrato un movimento di 38 passi tra le ore 08.00 e le ore 08.20 de! giomo della scomparsa, indicativo di uno spostamento dell’apparecchio telefonico in orario nel quale Io stesso avrebbe dovuto giacere, privo di segnale, sotto una panca de! cantina dell’abitazione di via Ballardini.

II consulente, inoltre, riscontrava un’anomala rilevazione delle geolocalizzazioni prcsenti nel takeout Google dell’indirizzo di posta elettronica “zi1.Iaura66@gmail.com”, grazie al quale venivano scaricate le geolocalizzazioni registrate dal dispositivo della donna scomparsa: ebbene, ii telefono di Ziliani Laura risultava connesso alla rete ben oltre le ore 07 .00 e proseguiva a scaricare le geo!ocalizzazioni di goog/e (localizzazione Via Ballardini 11) sino alle ore 09:57:01, data nella quale si perdeva ii segnale. Immediatamente dopo, ii telefono risultava essersi disconnesso dalla rete per non fomire piu gcolocalizzazioni sino alle ore 11 :54:25, quando veniva rilevata una singola geolocalizzazione. Ancora una volta ii dispositivo cellulare di Laura Ziliani si disconnetteva dal!a rete per ricomparire definitivamente alle ore 13 :49: 18, ora di rinvenimento de! telefono cellu!are. 23 Inoltre, l’analisi de! dispositivo evidenziava che all’orario nel quale la Ziliani avrebbe dovuto usare ii cellulare, come riferito dalle Zani e da Milani Mirto, intomo alle 7.00 de! mattino, non era stato registrato alcun traffico dati. Infine, 1′ applicazione “contapassi” presente sul telefono cellulare dell a Ziliani non aveva registrato alcuno spostamento, o meglio nessun passo, nel momenta in cui a dire delle figlie e de! genera la donna si era svegliata, dalla propria camera da letto aveva raggiunto Ia sala da pranzo, per poi scendere le scale fino al locale cantina (eventi verificatisi tra le ore 06.30 e le ore 07.00, come dichiarato in piu occasioni da tutti e tre gli indagati), allorquando I’apparecchio era accidentalmente caduto finendo sotto la panca ove era stato recuperato dalla stessa Zani Silvia. Durante svariati sopralluoghi (cfr. da ultimo quello effettuato dai Carabinieri di Breno de! 23.07.2021) gli investigatori riscontravano ii perfetto funzionamento dell’applicazione “contapassi” de! telefono cellulare della Ziliani, dato confermato anche in sede di consulenza informatica. ***

In conclusione, l’esito della consulenza informatica di fatto ha sconfessato quanto dichiarato da Zani Silvia, Zani Paola e Milani Mirto circa i movimenti della donna scomparsa la mattina dell’8 maggio 2021: l’elaborato, infatti, ha posto in luce che il telefono cellulare di Ziliani Laura si e agganciato alla rete internet quando, accedendo alla ricostruzione offerta dagli indagati, avrebbe dovuto essere del tutto isolato, e non ha registrato alcun movimento in un lasso temporale in cni avrebbe dovuto documentare gli ultimi passi fatti in casa dalla vittima. Tale elemento, unitamente alle circostanze de! rinvenimento dei capi di vestiario della scomparsa gia sopra esaminate, rappresenta a parcre di chi scrive un ultcriore tassello in favorc de! teorema accusatorio, avvalorando l’ipotesi formulata dal Pubblico ministero circa il fatto che Milani Mirto e le sorelle Zani, agendo di comune accordo, la notte in guestione hanno ucciso Ziliani Laura per poi disfarsi del suo cadavere. 6. Le indagini patrimoniali.

Fenno quanto precede, proseguendo nel vaglio degli elementi di prova, giova segnalare che dopo aver appreso gli esiti della consulenza informatica, gli inquirenti si ponevano alla ricerca di un possibile movente per comprendere le ragioni di un gesto cosi efferato. Ben presto gli accertamenti patrimoniali disvelavano l’ esistenza di precisi interessi di natura economica in capo ai protagonisti della vicenda. Le indagini patrimoniali documcntano chc Laura Ziliani e comproprietaria con le figlie di numerosi fabbricati e teneni, la cui locazione garantiva alla donna un reddito mensile elevato.24 Sin dal 26.05.2021, data di inizio delle attivita di intercettazione, le conversazioni registravano l’interesse di Zani Silvia e Zani Paola, nonche dello stesso Milani Mirto, alla ricostruzione della situazione patrimoniale della scomparsa e la lorn volonta di intraprendere quanto prima la locazione di alcuni appartamenti, contattando i locatari di Laura per aumentare affitti, saldare arretrati, tentando di deviare i bonifici sul conto delle sorelle Zani. In questo contesto Donadoni Mirna, madre di Mirto, si metteva a disposizione del figlio trasferendosi con ii marito a Temu nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa per pulire gli appartamenti, apportare miglioric, riparare guasti di fatto gestendo le locazioni per i turisti; era la Donadoni a trovare un legale che si occupasse del rendiconto delle rendite della consuocera.

Sono innumerevoli le conversazioni Ira la Donadoni ed ii figlio Mirto, all’evidenza unico soggetto incaricato dell’amministrazionc de! patrimonio delle Zani, nelle quali la prima incitava, stimolava e spingeva il figlio e le ragazze a verificare la reale situazione economica della scomparsa, a gestire con piu fennezza le locazioni, tanto in relazione agli importi tanto in relazione al rientro di arretrati. L’interesse che Milani Mirto nutriva per il patrimonio di Laura Ziliani emergeva anche nel corso di una delle rarissime conversazioni registrate tra l’indagato e un amico ove Milani, mentendo, ventilava di una situazione debitoria che poteva avere indotto la suocera a scappare, inscenando la propria morte facendo trovare una scarpa: Conversazione progr. N. 186 delle ore 15.58 de! 31.05.2021 RIT 300/21 [l MILANI Mirto: comunque comunque Soggetto n.m.i.: comunque.. MILANI Mirto: in quel senso li .. come dicevamo prima (n.d.r. prosecuzione della conversazione progr. n. 177) quello positive.. che e..pensiamo messaggi positivi..cose positivitit..bisogna fare cosi.. Soggetto n.m.i.: si si no intendiamoci, capisco quello che stai dicendo..pero ecco insomma cioe nel senso io pensavo anche che sia corretto comunque avere il quadro generale.. MILANI Mirto: fra il quadro generale purtroppo ce l’ho .. ma posso avercelo soltanto io..adesso.. non voglio neanche dire cose del genere magari al telefono..perche..sai poi… Soggetto n.m.i.: si si sl certo certo (voci sovrapposte)

MILANI Mirto: … (incomp) non si sa mai cosa andare a pensare .. che che … Soggetto n.m.i.: ma certo MILANI Mirto: cioe perche io, alla Laura, alla fine gli voievo un gran bene..e..Iei era una bravissima persona..che voleva bene alle sue figlie.. Soggetto n.m.i.: ma si..si silo so..(n.d.r. voci sovrapposte) solo che quando apriva bocca non sapeva cosa dire..ecco.. MILANI Mirto: no no piu che altro..piu che non sapeva cosa dire..purtroppo lei.. Soggetto n.m.i.: e sbagliato quello che diceva.. MILANI Mirto: guarda lei aveva questa mania..questa mania che doveva far vedere..cioe io questa mania che lei doveva far vedere la sto riscontrando ovunque..perche tutta la gente che e arrivata qua.. a dare conforto alle ragazze.. e Silvia continua a dirlo “a parte mia mamma e i miei genitori e la mia famiglia” (incomp) quanti soldi c’hai sul conto in banca? Soggetto n.rn.i.: eh non lo so..ma MILANI Mirto: e per fortuna (incomp – voci sovrapposte) Soggetto n.m.i.: ma questo ..ma ma .. diciamo non c’era bisogno di ..non c’era bisogno di arrivare ad una situazione de! genere per capire un po anche, diciamo, la mentalitit ok in cui e cresciuta un po la, in generale, la mamma di Laura, o credo anche la famiglia..la mamma di Silvia, ma anche un po la famiglia .. cioe .. io mi ricorclo quella battuta che ha fatto Silvia MILANI Mirto: si si era Paola.. Soggetto n.m.i.: che i soldi.. MILANI Mirto: (incomp)che gli affari son affari .. Soggetto n.m.i.: si si eh.. MILANI Mirto: ma allora io dico ok..però il problema sai quale è ? e che lei andava in giro con la macchina quella da 50000 euro ehh .. si faceva gli aperitivi a pranzo e a cena .. faceva .. andava al cinema .. faceva un sacco di cose .. si comprava una tonnellata di scarpe.. di vestiti..e alla Lucia gli <lava venti euro, trenta euro .. ogni settimana .. per comprare tutte le cavolate che voleva..piu i soldi della carta prepagata..il problema quale e..e che, conti alla mano adesso, perche purtroppo si e arrivati a questo punto Ii, in cui si è dovuto guardare i conti, come stanno funzionando le cose, tutto ii resto .. la situazione e  disatrosa ..lei spendeva piu di guello che prendeva .. cioe non andava neanche in pari   ..veniva sempre.. Soggetto n.m.i.: sl lo so sl lo so .. diciamo .. una persona maliziosa, e complottista ovviamente, potrebbe anchc pensare che sia tutta una trama ordita perche la situazione era troppo grave.. MILANI Mirto: noo no ma che .. trama ordita perche la situazione.. non !’ho capita.. ma vabbe..poi me la spiegherai un’altra volta.. Soggetto n.m.i.: cioe che lei che lei, ti ricordi quando quella volta che tu hai detto cavolo, siccome i cani hanno perso le tracce, qualcuno l’ha sequestrata o lei se ne e anclata.. e ho detto, riprendendo quella frase che avevi detto tu, una persona complottista e, diciamo, mhh, come dire, cattiva nel pensiero .. non mi ricordo che te,mine che hai usato prima .. potrebbe pensare che lei l’abbia fatto perche era a corto di liquidita.. MILANI Mirto: e perche cosl ti levavi di dosso i debiti.. Soggetto n.m.i.: si MILANI Mirto: ohh ma sai che a questo punto qua puo anche darsi ..perche onestamente lei era Ii che diceva… […..l MILANI Mirto: Cioe no, guarda, allora adesso, detto fra me e te, io ci sto pensando ultimamente che magari ha dirottato dei soldi ncl corso de! tempo su un altro conto e adesso si sta facendo la bella vita da gualche parte… Soggetto n.m.i.: bella vita non direi, secondo me la soluzione piu probabile e quella che no piu probabile, ok. .. cominciamo a dare i termini corretti … nel momenta in cui accettiamo che lei possa essersene andata, e diciarno da questo punto di vista sai che la scarpa in realta la scarpa sarebbe una mossa, diciamo, a dir poco geniale..perche se tu lasci la scarpa li .. MILANI Mirto: ah si Soggetto n.m.i.: ok? fai intendere che gualcosa sia andato storto .. perche cliciarnocelo, perche.. (incomp – voci sovrapposte) MILANI Mirto: non essendo stata trovata l’altra scarpa.. Soggetto n.m.i.: (incomp) pensato subito ok e caduta dentro nel fiume.. ok.. MILANI Mirto: e successo qualche cosa Soggetto n.m.i.: esatto esatto..ehm..quindi, diciamo, nel momento in cui accettiamo l’ipotesi assurda, perche al momento comunque e una ipotesi assurda, che lei se ne sia andata volontariamente, la storia della scarpa e una ipotesi che regge in piedi e perche appunto fai perdere, non solo fai perdere le tue tracce ma se tutto ii mondo ti crede morta, e nonti cerca, ok e poi quadra con la storia che i cani non sono piu riusciti a seguire le tracce.. ok, anche Ii, ci son anche altre spiegazioni..

MILANI Mirto: si era preparata una macchina (incomprensibile) per svignarsela… Soggetto n.m.i.: si, si … guarda, ii fatto, la cosa piu interessante e che considerando il modo in cui lei comunque interagiva con le persone, mentre, diciamo principalmente dal punto di vista economico, nulla vieta che magari la persona che l’abbia presa sia effettivamente, che ne so, qualche persona … diciamo pecuniosa, mettiamola in questo modo, e quindi effettivamente lei abbia semplicemente, come dire, cambiato una fonte di reddito per un’altra… MILANI Mirto: mmm Soggetto n.m.i.: se tu aggiungi a tutte queste infonnazioni anche ii fatto che il cellulare l’ha lasciato a casa … anche per sentirsi un po’ nascosto, ok … eee … aggiungici anche il fatto che eeemmm, non lo so, magari … non lo so, il fatto comunque che lei e una scalatrice esperta e non stava facendo un percorso chissa quanto dissestato …o chissa quanto avventuroso … quindi insomma diciamocelo, le informazioni, diciamo le infcnmazioni che abbiamo posso tranquillamente quadrare con una storia del genere, pero c’e una differenza purtroppo, in termini di ragionamento, proprio, che .. .io faccio l’infermiere a (incomprensibile) partendo dalla stessa, dagli stessi dagli stessi assunti iniziali, si possono arrivare a due conclusioni completamente diverse… MILANI Mirto: rnmm Soggetto n.m.i.: quindi questa resta comunque, cioe resta un’ipotesi, assurda quanto vogliamo, ma dal momenta chc le prove, le prove dicono puo essere, puo essere, puo essere, questo che ci diciamo noi, e piu che altro un semplice gioco, esercizio mentale, alla fine, da investigatori polizieschi … MILANI Mirto: no … Soggetto n.m.i.: non da escludere, ma da da cosi polizieschi … MILANI Mirto: (incomprensibile) voci sovrapposte Soggetto n.m.i.: a noi mancano alcune informazioni che se io fossi stato diciamo ii poliziotto, avendo gia pensato appunto a questa ipotesi qua, che lei se ne possa essere scappata, la prima cosa, ovviamente, farei controllare i conti corrente … farei farei vedere, cercherei di risalire alla storia economica della persona, per cercare di capire se ci sono stati effettivamente dei movimenti di denaro… MILANI Mirto: eh ma Ii diventa anche (incomprensibile voci sovrapposte) Soggetto n.m.i.: vedere le persone con cui ha interagito… MILANI Mirto: lei aveva in giro de! nero e cose de! genere cioe Soggetto n.m.i.: esatto MILANI Mirto: quindi niente difficile, poi oltre a quello comunque se tu fai … l’hai pensata da un po’ di tempo, magari anche piu di un anno che pensi a una roba cosi. ..puo benissimo darsi che tu hai fatto dei prelievi un po’ alla vol ta per non destar sospetto .. Soggetto n.m.i.: esatto, ed e esattarnente quelli andrei a cercare.. .i prelievi un po’ alla volta .. .io sto pensando esattamente a quelli. io io …proprio perche !’ho pensata da tanto tempo, ok dal rnomento che c’e una macchina che mi viene a prendere e nel momenta in cui diciarno, ci sono questi, queste tre, quattro coincidenze, ok, ancora una volta stiarno ragionando per assurdo …pero se io, io capisco che se l’e studiata da tempo questa persona, i casi sono due, o i prelievi Ii ha fatti poco alla volta, o non ne ha fatti di nulla…perche, se Ii ha fatti poco alla voltac’e la possibilita che in realta lei se ne sia semplicemente andata e basta. Se non li ha fatti allora io so gia che devo cercare un’altra persona. so gia che devo cercare un’altra persona perche …questa .. .la scomparsa… stara sicurarnente con questa persona… perche senza soldi o haiun appoggio o non vai da nessuna parte. MILANI Mirto: e certo… Soggetto n.m.i.: un appoggio ce l’hai di sicuro, mentre nel caso in cui lei abbia prelevato soldi poco a poco potrebbe anche darsi che lei abbia chiesto un passaggio al primo che capita…ok?

MILANI Mirto: ma si, ma e come la voce che girava in giro, c’era a un certo punto alcuni che hanno detto che l’han vista a Torino…pero chi cazzo lo sa see vero o none vero e una balla… Soggetto n.m.i.: questa e un’infonnazione <la prendere con le pinze naturalmente… MILANI Mirto: e guello … scmbra assurdo, ma comunque la si sta cercando li…se io … se iodomani dico ok voglio sparire. e mi tiro giu poco per volta, nel giro di un anno, eee … cazzo ne so io, trenta, guaranta mila euro, magmi anche di piu, perche la sto pensando <la piu tempo e ci metto di piu perche Iii prelievi Ii (incomprensibile voci sovrapposte) Soggetto n.m.i.: si pero tu sei psicologicamente parlando che una persona del genere capace di mantenere la mente abbastanza fredda e lucida da dire ok, non solo io sto abbandonando diciamo le mie figlie, sangue del mio sangue se vogliamo, ma nel corso di un anno io metto da parte i soldi… [….. ] Le allusioni ben poco velate del Milani alla gestione economica di Laura Ziliani risultavano, ancora una volta, smentite dai fatti giacche le indagini svolte non evidenziavano alcuna posizione debitoria a carico della scomparsa, la quale ogni mese percepiva circa 1100 euro di stipendio in qualita di dipendente del Comune di Roncadelle, circa 1000 euro dalla pensione di reversibilità del marito, deceduto nel 2012, circa 250 euro di pensione di invalidità, cui si aggiungevano le entrate, dichiarate o meno, derivanti dalle locazioni degli appartamenti di proprieta. Contestualmente, a conferma dei preponderanti interessi economici da parte del  gruppo Zani/Milani, dalle conversazioni intercettate sull ‘utenza mobile di Milani Mirto emergeva ii serio problema che la nonna Cinelli Marisa, o gli zii Michele e Massimo potessero farsi avanti per diventare tutori della terza sorella Zani, Lucia, affetta da gravi patologie. In merito giova precisare che Zani Lucia, oltre ad avere l’usufiutto completo dell’ appartamento della madre sito a Brescia in Via Ragazzi del ’99 n. 24, era ed e tutt’ora comproprietaria delle restanti proprieta della madre Laura insieme alle sorelle. Pertanto, l’eventuate nomina di un parente estraneo alla stretta cerchia familiare come tutore di Lucia avrebbe impedito agli indagati amministrare a loro piacimento ii discreto patrimonio immobiliare. La giovane – affetta da un lieve ritardo cognitivo – sentita dal Pubblico ministero ii 6 luglio 2021, descriveva i rapporti intra familiari in termini non de! tutto positivi; riferiva di non fidarsi delle sorelle Silvia e Paola da quando avevano detto “che la nonna e perfida come un serpente” e altre “brutte cose degli zii”. Inoltre ammetteva che era la madre a mantenerle e che la sorella Silvia “e stata licenziata per ben tre volte. Per quanta ne so non ricevono gli affitti degli appartamenti perché e tutto bloccato”. Aveva appreso della sparizione della madre dalle sorelle e da Mirto che lei chiamava “ii coniglio”.

Zani Lucia, inoltre, riportava che le sorelle avevano “trattato mo/to male la mamma, soprattutto Silvia, si arrabbiavano spesso con lei, perche dicevano che lei non le manteneva, non g/i dava abbastanza so/di, questo soprattutto Paola”. Ella aggiungeva “le mie sore/le si arrabbiavano spesso anche con me: hanno preso ii carat/ere def papcl che era violento e cattivo. Diceva molte parolacce al/a mamma”. La teste riportava anche di un difficile rapporto tra la madre e Donadoni Mirna, madre di Mirto. Quanto a rapporti tra la genitrice e quest’ultimo, Lucia riferiva che sebbene all’inizio i due non andassero d’accordo, di recente ii loro rapporto era migliorato, tanto che ella lo ospitava in casa sia a Temu che a Brescia. Infine, riportava che dalla morte de! padre, entrambe le sue sorelle erano cadute in depressione e assumevano delle vitamine. In tale quadro ben si inserivano le dichiarazioni resc da Cinelli Marisa, come gia detto madre della Ziliani e nonna delle sorelle Zani: nel corso della escussione de! 17.06.2021, l’anziana donna, comprensibilmente preoccupata per la prolungata assenza della figlia, dipingeva le nipoti ed il Milani in tennini de! tutto coerenti con il tenore delle intercettazioni gia sopra richiamate e con la deposizione in seguito resa da Zani Lucia. Ella, inoltre, riferiva di un forte litigio occorso alcuni mesi prima della sua sparizione tra la figlia Laura e Mirto Milani, scaturito proprio dalle sgradite ingerenze de! secondo nella gestione de! patrimonio familiare: (… ) DOMANDA: Nei giorni successivi al/a scomparsa ha acquisito qua/che informazione dalle nipoti relativamente al/a vicenda? RISPOSTA: No, non sono praticamente mai riuscita a discutere della vicenda con le mie nipoti. Ho anzi avuto l ‘impressione che siano sfuggenti. (.. .) Poche altre informazioni in merito al/a vicenda le ho avute da Marino, il compagno di Laura. Ancora oggi, a piu di un mese dalla scomparsa, non riesco ad avere informazioni su come stiano procedendo le ricerche di miajiglia. DOMANDA: Casa mi sa dire del rapporto tra sua figlia Laura e MILANI Mirto, il fidanzato di sua nipote Silvia ?

RISPOSTA: Laura non mi par!ava mo/to del!e sue case, ricordo pero che, net corso degli 11/timi mesi, Laura mi disse di aver avuto 1111litigio con Milani Mirto. Laura mi disse che era stata accusata da 1l1irto di spendere troppi soldi per la ristrutturazione degli appartamenti di Via Ball,mlini n. 11. Credo sappiate che ulcwzi appartamenti in Via Ballardini n. 11 erano e s0110 tu/Iara in via di ristrutturazione. I so/di per la ristrutturazione sono stati messi da Laura principa/mente ma anche dalle figlie. Sia Paola che Silvia avevano infatti ricevuto ,ma somma di denaro, circa 40. 000 euro, come ereditd al/a morte def padre, avvenuta nel 2012. Laura ha chiesto al/e figlie di investire la predetta somma nella ristnitturazione degli appartamenti che poi sarebbero stati messi in locazione per i turisti. Paola, in un primo tempo, non voleva cedere la prupria somma di denaro ma poi, credo convinta dalla madre, ha investito i suoi averi. Nfirto, ii jidanzato di Silvia, avrebbe quindi accusato Laura di spendere troppo denaro nella ristrutturazione. Mia Jiglia mi r(feri questa circostanza perche era rimasta basita dal fatto che Mirto potesse intromettersi in maniera cosi invasiva in situazioni economicojinanziarie che non lo riguardavano. Ho sempre avuto l ‘impressione che tutti, sia Mirto che le mie nipoti, siano troppo attaccati al denaro. Mirto peraltro attualmente gestisce insieme alla madre Mirna gli averi della famiglia Za11i/Zilia11i come se fossero i suoi. Ricardo che nei giorni seguenti la scomparsa di mia jiglia, io, mio jiglio Michele e Marino, ii compagno di Laura, ci siamo ritrovati a Temi,, in quanto io volevo vedere la casa di Via Ballardini a Temit. Dopo aver parlato di Laura, dissi a Silvia che mi si era rotta la lavatrice e che avrei dovuto comprarne una nuova. Silvia si o.flri di regalarmi una !avatrice, troppo piccola, che aveva acquistato per l ‘appartamento di Tenn) e io le risposi che gliela avrei pagata, ma Silvia ribadi che la lavatrice era piccola e usata. Successivamente mio figlio eel io siamo tornati a Brescia. Successivamente a casa mia, parlando con Marino e Michele ho saputo che Mirto si sarebbe adirato con mia nipote Silvia poiche, in questo momenta di difficolta economica, non avrebbe dovuto offrirmi la lavatrice in regalo. Ho anche saputo da Nicoletta, una vicina di casa di Temit, che le mie nipoti, coadiuvate da Mirto e dalla madre Mirna, stanno gestendo con grande liberta le finanze e gli appartamenti di mia jiglia. La stessa Mirna avrebbe contattato personalmente una affittuaria che aveva qualche debito con Laura, intimandole di saldare i debiti e di consegnarle la somma di denaro, riferendole che al momento era lei che gestiva le finanze

della .famiglia Zani/Ziliani. (…)”. La Cinelli, invitata a indicare se avesse altro da aggiungere, verbalizzava la seguente affermazione: “Io non credo che mia figlia si sia smarrita nel bosco, continuo ad avere ii dubbio che nemmeno sia uscita dal/a sua ahitazione la mattina def 08.05.2021, e if mio cuore di mamma che me lo dice”. A riprova della fondatezza di quanto riferito da Cinelli Marisa circa l’attivismo delle nipoti nell’ approp1 arsi della gestione de! patrimonio dell a madre, risulta dagli atti che il 26.05.2021 le sorelle Zani e Milani Mirto avevano gia concluso una trattativa per la locazione di un appartamento a Temu. Inoltre, un’intercettazione telefonica documentava come le sorelle Silvia e Paola, a venti giomi di distanza dalla scomparsa della madre in circostanze misteriose, gia si congratulavano I’un l’altra per i soldi che di Ii a breve avrebbero incassato, riuscendo a dare un anticipo per una nuova vettura e probabilmente e anche ad andare in vacanza. Conversazione progr. N. 7 delle ore 20.00 de! 26.05.2021 – rit 297/21 ZANI Paola: adesso chiamo quel rimba di Marino (LORENZI Riccardo n.d.r.) per capire dove cazzarola e finito … ZANI Silvia: ok ZANI Paola: e niente…ti saluto.. ZANI Silvia: (incomp) ZANI Paola:eh?? ZANI Silvia: oggi comunque e venuto (incomp) a fare prenotazione .. ZANI Paola: quella prenotazione 11..cioe…. E’ TANTA ROBA!!! (grida n.d.r.).. ZANI Silvia: e poi mi ha scritto un messaggio meraviglioso quella signora.. ZANI Paola: mhhhh.. ZANI Silvia: parcheggio gratuito .. senza punto di domanda ZANI Paola: dille si..signora c’e ii parcheggio gratuito e disponibile tutti i giomi senza nessun problema..dobbiam mettere un po piu foto.. ZANI Silvia:si .. ZANI Paola:e niente.. ZANI Silvia:dai a bolla Polla (fan. – nomignolo Paola) .. cioe gia soltanto con quella paghiamo l’auticipo per un auto nuova.. ZANI Paola:mhhhh.. ZANI Silvia:eh eh eh (n.d.r. ride).. poi cazzo 900 euro..troppo figo.. ZANI Silvia: 800.. ZANI Paola:ah.. e vero..ci soin le commissioni.. ZANI Silvia:eh gia..vabbe pero comunque diciamo che praticamente e come tutto ii mese di Febbraio.. eh? ZANI Paola:mh mh (n.d.r. affermativo) assolutamente..

ZANI Silvia:cioe gfa ii fatto che prenda sette giorni vuol dire tanti soldi e pochissimo sbatti.. ZANI Paola:no, infatti.. ZANI Silvia:pero.. cosa pm importante ..cosi almeno quella settimana Ii poi scappiamo…che possiamo praticamente andare in vacanza.. ZANI Paola:a posto … ZANI Silvia:dai .. ti saluto [… l Tali captazioni, piu di ogni altro elemento, mostravano l’assenza di qualsivoglia turbamento in capo alle Zani circa le sorti della madre la cui unica preoccupazione sembrava rivolta agli aspetti “economici” della vicenda. Si richiarna, in proposito, una conversazione nel corso della quale Milani, organizzando l’installazione di una lavatrice in uno degli appartamenti da affittare, suggeriva alle cornpagne di farsi vedere a Temu anche per “mostrare” di essere interessate alle ricerche all’epoca ancora m corso: Conversazione progr. N. 66 delle ore 16.16 del 28.05.2021 – RIT n. 297/2021 ZANI Paola: Ciao Mirto MILANI Mirto: ehila ciao Silviuzza .. siete in macchina? ZANI Paola: si MILANI Mirto: ok ..immagino che tu stai guidando ..passagli un attimo ii cellulare a Paola.. ZANI Paola: si Mirto..sono gia Paola che ce !’ha in mano.. MILANI Mirto: oddio ..pensavoi che eri Silvia.. ZANI Paola: succede sempre tranquillo.. MILANI Mirto: avete gia preso Lucia? ZANI Silvia: no ZANI Paola: no .. ci stiamo andando, dovremrno arrivare lit per le (incomp) e diciotto .. (ndr in sottofondo si sente il navigatore satellitare) MILANI Mirto: perfetto .. vi dico giit questa cosa qua irnportante ZANI Paola: un attirno che …ripeti .. MILANI Mirto: vi dico una cosa importante..i miei, probabil…, anz1 sicuramente non probabilmente, verranno su anche loro a Temu, su questa sera.. ZANI Paola: ah allora andiarno comunque su a Ternu questa sera.. MILANI Mirto: e certo, dornani arriva la genie.. ZANI Paola: ah cazzo, scusami hai ragione..sono un po svalvolata..eh MILANI Mirto: tranquilla ..prendono una lavatrice, quella loro grossa da 8 kg, che adesso pero non stanno utilizzando, ce la portano su cosl nel caso possiarno usare quella per lavare le cose.. eh .. poi .. ZANI Paola: grazie mille..fantastici.. MILANI Mirto: poi lorn han detto che nel caso si ferrnano su anche cosi, per seguire le ricerche visto che noi nel caso non saremmo Ji..eccetera eccetera.. ZANI Paola: (incomp) MILANI Mirto: eh?

ZANI Paola: eh si stavo mettendo ii navigatore..sto cercando (incomp) MILANI Mirto: ah ok..no, Ioro cosi fan vedere che c’e la presenza di gualcuno e none che noi ce ne stiam fregando … ZANI Paola: ok MILANI Mirto: che va benissimo..e poi nel caso cosi anche per gli affitti che c’ho su io..guardano lorn.. ZANI Paola: vabbe tanto dopo questo weekend ce l’hai il 2 Giugno .. MILANI Mirto: ebbe..il 2 giugno e subito li..e mercoledi Paola..o martedi.. ZANI Paola: o mio dio .. MILANI Mirto: ok ciao ciao..buona (incomp) ZANI Paola: ciao ZANI Silvia: ciao Cio posto, dalle conversazioni emergeva altresi l’intento dei tre di riappropriarsi della somma di euro 20.000 versata dalle sorelle Zani alla madre per la ristrutturazione degli appartamenti, investimento contestato da Milani Mirto nel corso de! litigio avuto con la stessa Ziliani e riportato da costei alla madre Cinelli, giit sopra evocato. Ecco ii dialogo in questione: Conversazione progr. N. 88 delle ore 16.54 de] 29.05.2021 -RIT 297/21 [… ] ZANI Silvia: poi comunque siamo tutti d’accordo sul fatto che i tuoi “venti” vanno tolti e messi in contanti.. ZANI Paola: ok.. ZANI Silvia: perche… (n.d.r. temporeggia)..non deve sapere nessuno della Ioro esistenza (n.d.r. sussurra con un filo di voce) ZANI Paola: si si…ne avevamo parlato anche io e Mirto mi sembra… ZANI Silvia:si, all’inizio non ero tanto d’accordo, adesso mi sento molto piu d’accordo … [… ] Verosimilmente, come anticipato, i “venti” erano una quota parte della somma di 40.000 euro che Paola, cosi come le altre sorelle, avevano ricevuto in eredita alla morte del padre e che la stessa Paola, cosi come dichiarato da Cinelli Marisa, era stata convinta dalla madre ad investire nella ristrutturazione degli appartamenti di Via Ballardini. La conferma emergeva nel corso delle operazioni di perquisizione effettuate in data 26.06.2021 quando veniva sottoposta a sequestro documentazione bancaria, emessa dalla Banca Popolare di Sondrio – Agenzia di Edolo datata 05/02/2021, a name di ZANI Paola, relativa alla cessione di BTP 01AG2021 per l’importo presunto pari a 20.406,20€.

Proseguenda nella disamina del mavente ecanamica da ravvisarsi alla base della candatta amicidiaria, giava richiamare le plurime intercettaziani nel carsa delle quali emergeva che Milani sin dal giarna della spariziane (e fina a momenta attuale) gestiva le attivita delle sarclle Zani. Egli, in cio sabillato dalla madre, si mostrava molto preoccupato di ricostruire la contabilita della Ziliani, invitando Zani Paola a cer.care bene nei files de! pc e negli armadi, alludendo probabilmente a documentazione bancaria della suacem. Conversazione progr. N. 73 delle ore 20.44 de! 28.05.2021- RIT 397/21 MILANI Mirto: come e andata il tuo lavoretto? ZANI Paola: niente di nuovo.. MILANI Mirto: niente di nuovo..meglio casi..vabbe..sistemare le case e sempre lungo e tedioso.. ZANI Paala:assolutamente.. MILANI Mirto:hai guardato bene tutti i file, in tutte le cartelle’! ZANI Paola: si.. MILANI Mirto: Perfetto, perfetto.. ahhh.. e poi, non lo so se hai gia guardato ma anche negli armadi se hai trovato quella cosa la che ti avevo chiesto…. ZANI Paola: nooaooo (n.d.r. Mirto non specifica e Paola non i, certa di aver capita a cosa Mirto stia facendo riferimento) MILANI Mirto; negli armadi non hai ancora guardato? ZANI Paola:na MILANI Mirto:ahhh … anche Ii bisogna guardare.:eh? ZANI Paola:mh mh MILANI Mirto:(incomp) ci vuole un po.. ZANI Paola: no guarda adessa .. nel caso finisco domattina presto, adesso preferisco andare da Lucia perche sta diventando tardi.. *** Ebbene, traendo nuovamente le fila dai dati sopra allineati, ii contenuto delle captazioni offre elementi di riscontro all ‘ipotesi accusatoria: risulta, infatti, accertato in capo a tutti e tre gli indagati un chiaro interesse a sostituirsi a Ziliani Laura nell’amministrazione di un vasto patrimonio immobiliare, al fine di risolvere i rispettivi problemi economici e rientrare dell’esborso di 40.000 euro che la scomparsa aveva sostanzialmente impasto alle figlie Paola eSilvia per mettere a reddito alcuni appmiamenti. Tale rilievo, unitamente alle risultanze inerenti ii rinvenimento degli indumenti della Ziliani e I’ esito della consulenza informatica svolta sul telefono della persona offesa, integrano, a carico di Zani Silvia, Zani Paola e Milani Mirto gravi indizi di colpevolezza del fatto che agendo in concorso tra loro con modalità non ancora stabilite gli stessi abbiano cagionato la morte di Ziliani Laura in un lasso temporale compreso tra le 22:37 del 7 maggio e la mattina dell’8 maggio.

7. Le attività di depistaggio. Come anticipato, in tale quadro ben si iscrivono le ulteriori attivita di depistaggio poste in essere dai tre indagati, come si va meglio a dettagliare nel prosieguo. Segnatarnente, in data 26.06.2021, all’alto della notifica de! decreto di sequestro dei telefoni, i tre indagati consegnavano i rispettivi cellulari: a seguito di controllo, i dispositivi risultavano essere diversi da quelli utilizzati nelle ultirne settimane e certarnente nel periodo antecedente e successivo alla data dell’0S.05.2021. Nello specifico, Milani Mirto giustificava la circostanza dichiarando che, a causa di problerni economici, erano stati costretti a vendere i propri telefoni ad un cittadino marocchino incontrato presso la Stazione Ferroviaria di Brescia. Zani Silvia, invece, pur confennando parzialmente tale versione, dichiarava si di aver venduto i telefoni cellulari ad un cittadino marocchino, ma di aver incassato 250 euro. Ne! corso delle operazioni, poi, proseguiva dicendo che non solo ii cittadino marocchino avrebbe acquistato per una cifra maggiore de! valore <lei telefoni da nuovi, ma avrebbe anche ceduto loro i tre telefoni rinvenuti nella loro disponibilitit e poi sequestrati. All’atto del rinvenimento di due scatole relative ai telefoni marca XIAOMI modello REDMI 9 riconducibili a due dei tre telefoni sequestrati, trovate all’interno dell’appartamento di Via Galvani n. 4, Zani Silvia dichiarava che i loro telefoni erano stati venduti ad un marocchino da Mirto Milani e Paola Zani, ma che poi gli stessi avrebbero acquistato Ire nuovi telefoni in tre distinti negozi. Appariva sin da subito evidente la natura scarsamente credibile di tali allegazioni: la contemporanea dismissione degli apparecchi telefonici in uso al trio po1tava a ipotizzare che agli indagati avessero voluto celare agli inquirenti ii contenuto dei rispettivi dispositivi. Cio posto, in data 19.07.2021 Zani Silvia, a mezzo dei difensori, consegnava spontaneamente al Pubblico rninistero un cellulare “Wiko” asserendo di avere compreso solo di recente che -,.,,)J.,

l’apparecchio poteva essere utile a fini investigativi, cosi confutando quanto in precedenza dichiarato circa la vendita de! device (cfr. mail trasmessa dal Pm in pari data con apptmto a sua fimia). Inoltre, nel corso di una conversazione registrata il 7.07.2021 tra Zani Paola ed un’amica, la prima, interrogata dalla conoscente circa quello che sarebbe potuto “uscire” dai computer sequestrati presso la loro abitazione, si mostrava preoccupata in quanto “su un canale di “crime” Mirto ha fatto ricerche su come uccidere la gente, piante velenose, crimini perfetti, serial killer, torture”, asserendo che anche la sorella Silvia e lei stessa risultavano iscritte ad un canale di Youtube denominato “troucrime” a dire della stessa indagata avente contenuto “informativo”. In data 22 luglio 2021 i tre indagati, accompagnati dal difensore, s1 presentavano spontaneamente presso la Casenna degli operanti per consegnare tre telefoni smartphone in loro uso in epoca coeva al fatto. Gli apparecchi risultavano resettati “al/a impostazioni di ji:1bbrica”25, circostanza che rendeva gli stessi de] tutto inservibili a fini investigativi. Le sorelle Zani e Mirto Milani giustificavano ii pregresso contegno con degli scritti consegnati per mezzo del loro legale. Zani Silvia spontaneamente dichiarava di essere una persona riservata e di non avere messo prima l’apparecchio nella disponibilità degli investigatori “perché provavo vergogna all’idea che altre persone potessero vedere Joto e conoscere dati della mia vita privata e attinenti alle pratiche sessuali con il mio fidanzato Mirto Milani. Mi vergognavo anche che si venisse a sapere che mi ero iscritta ad un silo di scambisti”. Ella negava di avere avuto I’ intenzione di intralciare le indagini. Per parte sua, Zani Paola giustificava il proprio pregresso comportamento asserendo di provare vergogna all’idea “che altre persone potessero venire a sapere che ho una relazione con ii fidanzato di mia sorella Milani Mirto”. Le dichiarazioni di Mirto Milano erano speculari a quelle di Zani Paola, con la quale egli ammetteva di avere una relazione parallela rispetto a quella intrattenuta con Zani Silvia. Egli asseriva “ho sempre pensato che fosse una cosa illecita”. ***

Fermo quanto precede circa le modalità con le quali gli indagati hanno fomito alle forze dell’ordine i cellulari in loro uso al momenta de] fatto, ritiene lo scrivente che le allegazioni versate negli scritti consegnati dalla difesa non valgano a giustificare ii contegno serbato dalle sorelle Zani e da Mirto Milano in un epoca in cui gli stessi avevano ormai avuto contezza di essere indagati per l’omicidio di Laura Ziliani: tale circostanza avrebbe infatti reso de] tutto recessivo ii loro pur legittimo interesse alla riservatezza rispetto alla necessita di allontanare da se i sospetti per un delitto di siffatta gravita. Di contro, ii reset dei rispettivi cellulari e lo stesso tentativo di sottrarli dalle indagini appaiono iniziative ben lontane dal contegno che sarebbe stato lecito aspettarsi guanto meno dalle sorelle Zani a seguito della sparizione della madre, spiegabili solo accedendo all’ipotesi accusatoria. Tali rilievi vanno, infatti, a raccordarsi a quelli gia svolti circa ii collocamento, da parte dei tre indagati, dei capi di abbigliamento della Ziliani in luoghi compatibili con una sua accidentale sparizione, le intrinseche aporie de! loro narrato rispetto agli esiti della consulenza informatica e l’interesse da costoro manifestato alla gestione de! patrimonio della defunta. In conclusione, le intercettazioni sopra richiamate, le indagini patrimoniali e le prove dichiarative raccolte hanno dimostrato come ii trio Zani-Milani fosse in conflitto con la Ziliani la quale, all’evidenza, fino alla sua scomparsa, teneva saldamente in mano le redini della gestione de! patrimonio familiare anche contrastando la volonta di Milani Mi1to circa l’impiego dell’eredita delle tre figlie. None un fuor d’opera segnalare che Ziliani Laura, quale amministratrice di sostegno di Zani Lucia, rappresentava un insormontabile impedimenta ad una gestione diretta ed esclusiva da parte delle figlie Silvia e Paola.

8. II rinvenimento del cadavere di Laura Ziliani. Tali elementi di prova a carico dei tre indagati trovavano ulteriore conferma nel rinvenimento de! cadavere di Laura Ziliani la mattina dell’S.08.2021. In tale data alcuni turisti, percorrendo una pista ciclabile pasta a ridosso della Val d’Avio, nel comune di Temu, venivano attratti da un forte adore di putrefazione verso un’adiacente area boschiva: tra gli sterpi, parzialmente coperto da rami e detriti naturali, i ciclisti trovavano il cadavere di una donna, successivamente identificata 111Ziliani Laura grazie ad Lm pa10 di orecchini che la poveretta ancora indossava ai lobi. L’identificazione trovava definitiva conferma solo con l’esame del DNA giacché il volto della donna era irriconoscibile a causa dei processi modificativi post mortem. Al momento del rinvenimento, la Ziliani risultava indossare solo la biancheria intima, ovvero una canottiera e un paio di slip. Sentito nelle immediatezze, ii compagno Lorenzi Riccardo (26) riconosceva senza esitazione entrambi i capi di abbigliamento come appartenuti alla compagna e riferiva che la Ziliani era solita donnire indossando magliette leggere e biancheria intima; ella, infatti, a causa della menopausa soffriva molto per ii caldo. Lorenzi aggiungeva che, per quanta a sua conoscenza, la compagna non era mai uscita di casa senza ii reggiseno: quando si abbigliava in vista di un’escursione, era solita usare dei reggiseni sportivi, ad ogni modo non era mai capitato che uscisse fuori casa senza avere indosso tale capo di biancheria intima. Sul corpo di Ziliani Laura veniva svolta l’autopsia al fine di determinare le cause della morte. All’esito della relazione preliminare il medico legale (27) concludeva: “gli accertamenti sino ad ora esperiti non hanno posto in evidenza l’inten,ento di lesivitcl esogene di natura meccanica nel determinismo de/ decesso; parimenti, non sono emerse alterazioni di ordine naturale che possano giustificare ii decesso ( … ) nel ribadire ii carattere de/ tutto orientativo di tali considerazioni, allo stato attuale appare poco probabile che ii cadavere sia rimasto per un lungo periodo di tempo nelle condizioni ambientali che caratterizzavano ii luogo di ritrovamento (luogo all’aperto, esposto all’azione de/la macro e de/la microfauna)”. Tale conclusione trovava conferma nei rilievi preliminari effettuati dalla polizia scientifica: gli operanti rinvenivano un avvallamento “sospetto” prospiciente una delle chiuse de! bacino Edison (28), poco distante dal luogo de! ritrovamento de! cadavere; sul fondo dell’avvallamento erano presenti larve riconducibili a decomposizione cadaverica, repertate e sottoposte ad analisi i cui esiti non sono ancora pervenuti allo scrivente. La conformazione dei luoghi e le stesse condizioni de! cadavere rendevano non plausibile che Laura Ziliani, una volta trascinata, onnai priva di vita, dalla piena de! fiume dall’avvallamento al luogo di ritrovamento, potesse avere compiuto un percorso accidentato di 250 metri. D’altronde, ii fetore che ii suo corpo emanava rendeva de! pari irnpossibile che i soccorritori non lo avessero notato nel percorrere ii medesimo sentiero a distanza di tre settirnane dalla scornparsa: la calura e l’esposizione alla fauna e agli elernenti atrnosferici avrebbero anche in quell’epoca innescato un processo di decornposizione ben percepibile dalla squadre di ricerca, dotate di cani rnolecolari.

Inoltre, le condizioni de! cadavere al momento de! ritrovamento, caratterizzato dalla contemporanea presenza di differenti stati conservativi, apparivano inconciliabili con una sua prolungata collocazione in acqua, non essendo stati riscontrati processi di “saponificazione”,. (29)

In conclusione, allo stato delle emergenze disponibili, gli inquirenti concludevano che ii corpo di Ziliani Laura, non sottoposto ad agenti atrnosferici, fosse stato preservato grazie alla sua collocazione in luogo non ancora conosciuto ma ccrtamente incompatibile con ii luogo de! ritrovamento. *** Ciò posto, traendo come di consueto da tali dati le conclusioni utili ai fini della presente analisi, giova segnalare che l’abbigliamento della Ziliani e lo stato di conservazione della sua salrna offrono pregnanti conferma all ‘ipotesi accusatoria; in altri tennini, le stesse circostanze de! ritrovarnento de! cadavere della persona offesa rappresentano un ulteriore elernento di prova a carico degli odierni indagati. In primo luogo, i capi di abbigliamento rinvenuti sul corpo di Laura Ziliani smentiscono puntualmente ii narrato delle sorelle Zani e di Mirto Milani circa gli accadirnenti della mattina dell’8 maggio, offrendo un indiretto riscontro alle conclusioni gia sopra esaminate circa ii doloso collocamento da parte di costoro delle scarpe e deijeans della donna rnorta in luoghi traloro disparati. In secondo luogo, ii vestiario della Ziliani al mornento de! suo ritrovamento rimanda al suo abituale abbigliamento notturno, a riprova de! fatto che costei, una volta giunta nell’abitazione di Ternu ed essersi carnbiata per trascorrere la notte de! 7 rnaggio, non e rnai uscita viva dalla casa di via Ballardini.

In terzo luogo, l’esame preliminare de! suo cadavere impone di escludere che costei sia morta a seguito di eventi traumatici (come un’accidentale caduta nel corso della passeggiata verso Villa Dalegno) o per “alterazioni di ordine naturale” (come un infmto o un evento ischemico). Sotto altro profilo, lo stato di conservazione della salma rimanda alla sua provvisoria collocazione in un luogo riparato che ne ha rallentato il deterioramento, rendendo impossibile che la Ziliani sia stata vittima di un evento accidentale: e stato, infatti, appurato che la stessa non e morta nel luogo ove il suo cadavere e stato rinvern1to. In conclusione, alla luce de! vestiario della Ziliani e delle condizioni di conservazione de! suo cadavere, si ritiene dungue che la sua morte sia occorsa durante la notte e che il suo corpo si stato lungmnente occultato in luogo che ne ha permesso una discreta conservazione per l’ampio lasso temporale di tre mesi. Cio avvalora la conclusione che Ziliani Laura abbia trovato la morte all’intemo delle pm-eti domestiche per mano dei tre soggetti ivi presenti la sera de! fatti e che gli accadimenti successivi altro non siano che un tentativo di depistaggio posto in essere dagli autori de! reato. 9. Gli esiti preliminari dell’esame tossicologico. Tali conclusioni hanno rinvenuto definitiva conferma nell’esito degli esamr tossicologici disposti in sede di autopsia. Con relazione preliminare datata 20.09.2021 i consulenti de] Pubblico ministero hanno riferito che “le indagini tossicologiche sino ad ora esperite sul materiale biologico prelevato in corso di esame autoptico hanno permesso di rilevare la presenza di bromazepam. Trattasi di composto benzodiazepinico (. ..) avente azione ansiolitica e ipnoinduttrice. I rilievi quantitativi di tale composto consentono di escludere che esso possa avere avuto un ruolo diretto nel determinare l ‘arresto de/lefunzioni vitali di Ziliani Laura. D ‘altro canto, e possibile ritenere che al momenta de[ decesso la donna si trovasse sotto [‘influenza di tale composto, anche potenzialmente idonea a comprometterne le capacita di difesa rispetto ad insulti lesivi esternt’. Tale dato va giustapposto ad una serie d} elementi che si richiamano di seguito in sintesi. 

Nelle sommarie infonnazioni de! 17.08.2021 ii medico curantc di Ziliani Laura, ii dolt. Renato Capoferri, ha negato di avere mai prescritto alla paziente “psicofarmaci o ipnotici”30. Le stesse figlie della Ziliani, intcrpellate sul punto nel corso delle sue ricerche – ipotizzando all’epoca propositi suicidari – hanno escluso che la madre prendesse “alcun fc1rmaco poiche non ne aveva maz.avuto b.zsogno,,.31 Tale asserzione e stata confermata dal compagno di Laura Ziliani e dalla stretta amica Ravizza Emanuela i quali hanno descritto la donna come una sportiva “so/are, vivace e amante del/a compagnia”.32 Risulta, dunque, accertato che la persona offesa non ha mai avuto Ia disponibilitit de! farmaco rinvenuto nei suoi organi interni durante l’ispezione autoptica e che la stessa non era solita assumere ne sostanze ipnotiche ne farmaci di sorta. A fronte di tali elementi circostanziali, giova segnalare che nel corso della perquisizione domiciliare svolta in data 26.06.2021 presso l’appartamento che le sorelle Zani condividevano con Mirto Milani in via Galvani n. 24, a Brescia, i militari operanti rinvenivano e ponevano sotto sequestro un flacone contenente Bromazepan Sandoz pieno fino ad un terzo. (33) Circa ii reperimento di tale farmaco, le indagini tecniche disvelavano come Zani Silvia, dipendente presso una casa di riposo, in passato avesse sottratto della Queatipina 50 per provame gli effetti unitarnente all’ assunzione di alcool – nel corso della conversazione captata ii 18.07.2021 ella aveva riferito alla sorella di essere stata malissimo e di non voler ripetere l’esperienza (34) – circostanza che dunque documenta la facilità  con la quale I’indagata poteva procurarsi benzodiazepine nonché come la stessa ben conoscesse gli effetti di tale sostanza. *** Tali elementi, complessivamente apprezzati, dimostrano che Ia notte tra il 7 e I’8 maggio 2021 Zani Silvia, agendo in concorso con la sorella Paola e con Milani Mirto, abbia somministrato alla madre del bromazepan, sostanza di cui i tre avevano la disponibilita. Appare del pari accertato che, a seguito di tale condotta, al momento del decesso la vittima si trovava sotto I’influenza di tale composto, “potenzialmente idoneo a comprometterne le capacità di difesa rispetto ad insulti lesivi esterni”.

Cio conforta i rilievi svolti dal Pubblico ministero nella richiesta cautelare sul fatto che la Ziliani sia stata rea inoffensiva dai tre indagati impiegando i farmaci nella loro disponibilità. La richiesta cautelare dedica un paragrafo al malore che Ziliani Laura ha avuto dopo una passeggiata molto impegnativa in Presena, occorsa alla metà di aprile, cui era seguita una cena a Temu durante la quale, secondo l’ipotesi accusatoria, la stessa era stata avvelenata dagli odierni indagati con una tisana. A sostegno di tale conclusione sono state richiamate le dichiarazioni del compagno Lorenzi Riccardo e del vicino di casa Ruscelli Giuseppe circa le condizioni del tutto anomale nelle quali versava la Ziliani a distanza di due giomi dalla cena in questione. 11portato dichiarativo <lei testi sentiti circa le condizioni della Ziliani dopo tale cena (si vedano le dichiarazioni dell’amica Chirica Nicoleta (35) dimostrano come l’episodio in guestione altro) non fosse che il prodromo dell’ omicidio, consumatosi nella notte dell’8 maggio 2021. Cio dimostra, altresi, come il proposito omicidiario sia stato il frutto di una lunga premeditazione che ha permesso ai tre indagati di organizzare un piano criminoso che ha permesso loro di celare per lungo tempo la morte della donna e di depistare le indagini a loro carico. *** In conclusione, alla luce di quanto precede, si ritiene che la richiesta cautelare del Pubblico ministero risulta fondata su di una solida base conoscitiva: è stato dimostrato con gravità  indiziaria assai elevata che Zani Silvia, Zani Paola e Milani Mirto, tra la notte del 7 e l’8 maggio 2021, hanno ucciso Ziliani Laura occultandone il cadavere. Circa il contributo materiale offerto da ciascuno <lei tre indagati, si osserva che i tabulati di traffico telefonico delle utenze cellulmi all’epoca in uso agli stessi documentano la presenza ininterrotta di costoro la notte de! fatto presso l’abitazione di via Ballardini 11 o comunque in zona compresa nell’area coperta dalla cella di sua pertinenza (cfr. annotazione del 21.07.2021). Inoltre, le concordi versioni rese circa gli accadimenti della mattina dell’8 maggio, risultate poi smentite dalla consulenza informatica e dal rinvenimento del cadavere della vittima, dimostrano una concertazione che corrobora l’ipotesi di una condotta concorsuale, riferibile sia alle sorelle Zani che a Milani Mirto.

Del resto, le intercettazioni hanno dimostrato il coinvolgimento di tutti e tre i soggetti nelle attività di depistaggio, cosi come le reciproche cointeressenze economiche da ritenersi alla base dell’omicidio. Infine, i rapporti sentimentali che legano tutti i protagonisti della vicenda ulteriorrnente conferrnano la natura concertata dell’azione, dunque da attribuire alla penale responsabilità del trio criminale.

10. Le esigenze cautelari. Passando alla disamina delle esigenze cautelari, la stessa gravita delle condotte in contestazioni, l’elevato livello di premeditazione e la condotta tenuta post factum attestano la sussistenza, nei confronti dei tre indagati, delle esigenze cautelari di cui all’art.274 lett.c) c.p.p.: il pericolo di reiterazione del reato contestato risulta non solo dalla eclatante gravità del fatto, ma altresi dalla efficienza criminale dimostrata dagli odiemi indagati i quali, in una sola notte, si sono liberati del cadavere della vittima e, il mattino successivo, hanno iniziato a chiamare i soccorsi e portato avanti una ricostruzione del tutto alternativa dei fatti, anche a fronte delle indagini dei Carabinieri, dimostrando una non comune freddezza a dispetto della giovane età e dell’incensuratezza. Inoltre, non si può sottacere come alla base del gesto vi sia stato un movente squisitamente economico, ovvero l’intento di appropriarsi in via esclusiva del patrimonio familiare, in parte già nella giuridica disponibilita delle sorelle Zani. Va rimarcato come le stesse, in parte manipolate da Milani Mirto, non riuscendo per motivi caratteriali a contrastare la volonta matema, hanno preferito sopprimere la genitrice piuttosto che dissentire apertamente con lei circa la gestione di un cospicuo patrimonio immobiliare. La condotta, già di per se di indicibile gravità, risulta ancor più odiosa ove si ponga mente al fatto che, cosi agendo, gli indagati hanno privato Zani Lucia, soggetto disabile e in tutto dipendente dalla madre, dell’unico genitore superstite. Sussiste altresi l’esigenza cautelare di cui all’art. 274 Jett. a) considerato che gli indagati si sono già liberati dei cellulari ed hanno cambiato numero di telefono, oltre ad aver tentato di depistare più volte le indagini, con le modalità già ampiamente sopra descritte. Pertanto, in assenza di cause di giustificazione e inibita ogni prognosi di sospensione condizionale della pena, per il reato in discussione può unicamente reputarsi adeguata (oltre che proporzionata) la misura cautelare della custodia in carcere, unica allo stato idonea a fronteggiare esigenze cautelari di siffatta gravita.

APPLICA a Zani Silvia, Zani Laura e Milani Mirto la misura cautelare della custodia in carcere.

Dispone trasmissione degli atti al PM per l’esecuzione; dispone che ufficiali e agenti di PG incaricati procedano alla notificazione e immediatamente trasmettano a questa AG il verbale delle operazioni compiute, al fine del tempestivo interrogatorio degli indagati.

L’ASSISTENTE GIUDIZIARIO Dott.ssa Alice Calore 

?1 Si ritiene che per puro errore materiale nella rubrica del capo 2) si menziona il reato di cui all’ art. 642 c.p. al posto del delitto di cui all’art. 412 c.p.. ?2 aff. 155 e ss. fasc. PM.

?3 aff. 2 fasc. Pm, annotazione 17 maggio 2021 e all. 1 infonnativa conclusiva, aff. 215. ?4 aff. 217 fasc. PM.

?5 cfr. terza escussione Zani Silvia ad aff. 96.

?6 aff. 221 fasc. Pm, all. 3 all’infmmativa conclusiva. ?7 aff. 221, verbale di s.i.t. de! 4 giugno 2021. ‘cfr. immagine a p. 5 dell’infom1ativa conclusiva, aff. 159.

?9 cfr. all. 4 dell’informativa conclusiva, aff. 227.

?11 cfr. nota 258/7-21 dell’8 giugno, aff. 78 e ss..

?12 cfr. fotografie aff. 184 fasc. PM. ?13 Conversazione ambientale progr. N. 135 delle ore 17.26 del 10.06.2021 – Opel Meriva.

?14 Stralcio della conversazione ambientale delle ore 17.31, 10.06.2021, progr. 137-Opel Meriva ?15 Cfr. nota n. 258/7-30 dei Carabinieri di Brena, aff. 144 del fascicolo del PM: una prima analisi del tabulato di traffico telefonico ha confermato l’effettivo spostamento di Laura Ziliani da Brescia verso Temu. Alie ore 22.00

?16 cfr. aff. 169 e ss. fasc. Pm. ?17 cfr. la consulenza tecnica svolta sul dispositivo della donna dal CT Vitiello su incarico del Pubblico Ministero, all, 18 infonnativa conclusiva. ?18 verbale di s.i.t. de! 4.06.2021, all. JO informativa conclusiva.

?23 cfr. all. 18 dell’informativa conclusiva.

?25 cfr. annotazione 22 luglio 2021, trasmessa con integrazione de] 16.08.2021. 

?26 cfr. verbale di s.i.t. del 13.08.2021. . ,

?27 cfr. relazione preliminare del 16.08.202C’.

?28 cfr. pp. 19 e ss. de! fascicolo preliminare dei rilievi tecnici de! S.I.S. de! Comando provinciale dei Carabinieri di Brescia datato 10.08.2021. “‘ ?29 cfr. pp. 12 e ss. dell’annotazione CC del 14.08.2021.

?30 cfr. all. I all’annotazione 21.09.2021. ?31 cfr. all. 2 all’annotazione 21.09.2021. ?32 cfr. all. 3 e4 all’annotazione 21.09.2021. ?33 cfr. all. 8 all’annotazione 21.09.2021. ?34 cfr. all. 7 all’annotazione 21.09.2021.

?35 cfi:. all. 6 all’annotazione 21.09.202’f.” 0” ‘

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